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GERMANIA

Nagelsmann contro un sondaggio della TV tedesca: “Sono scioccato”

Forti polemiche in Germania per un sondaggio condotto dalla TV pubblica tedesca ARD. Nagelsmann: “È razzista”.

03 Giu 2024 - 16:56
 © Getty Images

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Scoppia la polemica in Germania per un sondaggio ritenuto razzista, commissionato dall’emittente radiotelevisiva Westdeutscher Rundfunk Köln (WDR) e realizzato nei giorni scorsi dalla ARD, la radiotelevisione pubblica del Paese. L’esito è scioccante: il 21% delle persone interpellate vorrebbe che più giocatori con la pelle bianca giocassero nella nazionale tedesca. Il Ct della Germania, Julian Nagelsmann, ha subito preso posizione definendosi “scioccato”, sottolineando la natura razzista del sondaggio.

“Ci ho pensato brevemente e ho la sensazione che dobbiamo svegliarci un po’“, ha dichiarato il tecnico tedesco in conferenza stampa. Non ha perso occasione per condannare l’esito sconvolgente del sondaggio: “Ci sono persone in Europa che sono state costrette a fuggire a causa della guerra, di fattori economici, di disastri ambientali, persone che vogliono semplicemente essere accolte. Stiamo giocando un campionato europeo per tutti nel Paese. Spero di non dover mai più leggere un sondaggio del genere”, ha concluso.

Le parole del Ct 36enne arrivano a rinforzo del pensiero già espresso da Joshua Kimmich sabato scorso, che aveva ugualmente definito “assolutamente razzista” il sondaggio. “Chi è cresciuto con il calcio sa che questa è una totale assurdità. Il calcio in particolare è un buon esempio di come si possono unire nazioni diverse, colori della pelle diversi e religioni diverse", ha aggiunto il centrocampista del Bayern Monaco.

Non si è fatta attendere la risposta del responsabile dello sport della WDR, Karl Valks, che ha difeso le intenzioni con cui è stato fatto il sondaggio: “Non volevamo semplicemente riportarlo in modo aneddotico, ma basandoci su dati solidi. Noi stessi siamo sgomenti che i risultati siano come sono, ma sono anche un’espressione della situazione sociale della Germania di oggi”.
 

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