L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale ha rinviato la questione al Casms, che si riunirà giovedì mattina
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Tutto rimandato sul possibile cambio di data del derby campano tra Napoli e Salernitana. La riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale si è infatti conclusa con il rinvio della questione al Casms, l'organico operativo che si riunirà giovedì mattina. In attesa che arrivi la risposta definitiva alla richiesta del Prefetto di spostarlo a domenica, al momento il match che potrebbe assegnare lo scudetto agli azzurri resta dunque in programma per sabato pomeriggio alle ore 15.
Secondo quanto riporta Sportitalia, la decisione degli organi competenti sul possibile spostamento della partita sarebbe attesa a breve e dovrebbe portare al cambio di data. Resterebbe soltanto da capire l'orario. L'obiettivo è quello di far disputare il match domenica in contemporanea con Inter-Lazio che si giocherà alle ore 12.30.
Dopo l'apertura della Lega di Serie A, che attraverso Lorenzo Casini ha dato il suo sostanziale via libera al posticipo del derby campano, dunque, l'ultima parola sulla questione spetterà al Casms. "Siamo in contatto con l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno, se ci saranno motivi di ordine pubblico per spostare la partita la Lega si adeguerà", aveva spiegato Casini. Presa di posizione che ora attende solo la decisione finale degli organi competenti.
ULTRAS SALERNITANA CONTRO LO SPOSTAMENTO
Nel frattempo contro l'eventuale spostamento si sono espressi gli ultras della Salernitana. "In queste ore l'Italia del calcio sta offrendo uno spettacolo penoso e a dir poco ridicolo - si legge in una nota i rappresentanti del Centro di coordinamento Salernitana Clubs -. Una 'teatralizzazione' del presunto diritto a festeggiare quando e dove lo si ritenga opportuno, a scapito di tutti e tutto, sta seriamente rischiando di rovinare il finale del campionato di calcio di serie A". "La tifoseria organizzata della Salernitana, rappresentata dal Centro coordinamento Salernitana Club sta seguendo con estrema attenzione l'evoluzione dei fatti che stanno accadendo a Napoli - prosegue il comunicato - . Si attende dunque la decisione finale della Prefettura di Napoli per esprimere un giudizio complessivo su tale circostanza". "Intanto però è giusto e doveroso, nel rispetto e tutela dell'immagine della tifoseria granata, ricordare a tutti che tale spostamento del derby a domenica 30, solo per consentire ai sostenitori azzurri di poter festeggiare (in caso di risultati favorevoli in contemporanea) la conquista matematica dello scudetto, non è in alcun modo giustificabile", continuano gli ultras granata. Per i tifosi della Salernitana "non esistono motivi di ordine pubblico, non esistono presupposti giuridici a suffragio di una simile iniziativa della Prefettura. L'unica ratio risiede nelle pressioni, operate dalla società azzurra, per poter chiudere la pratica scudetto e organizzare una legittima festa, ma violando palesemente il codice etico del calcio e calpestando il diritto della Salernitana a giocare come da calendario e avere gli stessi giorni di riposo e allenamento in vista della sfida di mercoledì all'Arechi contro la Fiorentina". "Le regole non si cambiano in corso d'opera, soprattutto se non vi sono seri motivi - conclude la nota -. Ed è proprio il caso del derby Napoli-Salernitana".