Il tecnico del Napoli: "Grande emozione tornare a San Siro contro il Milan"
Il campo, il mercato, l'ordine pubblico. Nella trasferta del Napoli a San Siro - la prima volta di Carlo Ancelotti al Meazza contro il Milan dopo il suo addio ai rossoneri - si intersecano tante questioni. Il campionato, innanzitutto: perché il match di domani sera (azzurri e rossoneri, ricordiamolo, replicheranno poi martedì sera in Coppa Italia) ha inevitabilmente un peso specifico notevole, sia per chi come il Napoli non può mollare la Juve come pure per un Milan che deve difendere il quarto posto. Ma anche tiene banco il capitolo mercato, che inevitabilmente tra i partenopei conduce dritto dritto ad Allan: non gioca ma resta, Ancelotti è stato categorico. Niente Psg. E, non ultima, la questione ordine pubblico, con il ritorno dei campani a San Siro a un mese esatto dai fatti di Santo Stefano, dai tafferugli di via Novara tra ultras dell'Inter e tifosi del Napoli con la morte di Daniele Belardinelli, e dai buu di non pochi deficienti rivolti a Koulibaly all'interno dello stadio durante la partita: per il tecnico del Napoli tutto andrà per il meglio ma se qualcosa sugli spalti dovesse ripetersi "allora prenderemo le misure necessarie".
Partiamo dal caso Allan: ci sarà della partita? Resta al Napoli? Va al Psg?
"Allan non è tra i convocati, la sua settimana è stata travagliata, quindi lo teniamo qui ad allenarsi e lo preparimo per la partita di martedì in Coppa Italia. L'unica cosa che so è che rimane, fortunatamente, niente di più. E' un giocatore importante per noi e lo sarà sempre di più. Anche Rog non è tra i convocati e lì il discorso è diverso, la sua posizione è ancora incerta, c'è la volontà di mandarlo a giocare in prestito ma alle condizione del Napoli. Su Allan è sempre stato tutto molto chiaro, non c'era la necessità di venderlo, il PSG lo voleva ma poi ci sono state le condizioni e la trattativa è chiusa".
Ma pensa che sarà difficile gestire ora un giocatore come Allan che voleva andarsene?
"No, non è stato e non sarà difficile. Era tutto chiaro, non c'era la necessità del club di venderlo. Poi c'è stata questa prospettiva e la volontà del PSG di acquistarlo, poi però si passa alle condizioni reali, alle richieste, alle trattative. La società ha accolto le esigenze del giocatore di trasferirsi solo se ci fossero state le condizioni giuste per tutti, ma il giocatore è consapevole che questo non si è verificato e non avremo problemi".
Passiamo alla partita: il Napoli torna a Milano a un mese dai fatti di Santo Stefano...
"Quanto accaduto il 26 dicembre sono convinto che non accadrà più. Per domani ci sono due emozioni, il piacere di tornare in uno stadio dove abbiamo vissuto tante emozioni, non vorrei mai giocare contro il Milan a livello affettivo, ma sarà una grande emozione contro uno dei giocatori chiave di quel periodo che è Gattuso".
Un Milan che ha perso Higuain e che ha trovato Piatek: come valuta questa situazione?
"Non lo so, arriva un giocatore molto motivato che ha grande voglia di continuare a dimostrare quanto di buono fatto vedere al Genoa. Spesso può andare bene ad entrambe le parti. Piater ha caratteristiche importanti, moderne, oltre al senso del gol. Sono convinto che farà molto bene al Milan, fermo restando che mi tengo stretto Milik".
Due volte a San Siro contro il Milan in tre giorni: ma pesa di più la partita di martedì in Coppa Italia?
"Nel campionato siamo in lotta, anche se distanziati, per dare fastidio alla Juve, chiaro poi che quella di martedì è una sfida secca, ad eliminazione diretta. Sono situazioni diverse, ma entrambe importanti. Ci teniamo molto al campionato, la formazione sarà la migliore e non in base all'impegno di martedì perché vogliamo tenere aperto il campionato".
Come sta Hamsik?
"Bene, è recuperato fisicamente, può essere utilizzato".
Torniamo al mercato: detto di Allan, cosa ci può dire su Fornals ad esempio? Erano operazione legate tra di loro?
"La società è molto presente, gestisce il club queste cose. Io penso ad allenare la squadra, l'ha fatto bene e sono convinto che domani lo faremo vedere. Il presidente è deciso, lui non pensa di cedere giocatore, vorrebbe sempre tenerli. Vivendo con Allan abbiamo capito le sue esigenze, ma ADL è fermo sulle sue idee e vuole tenerli tutti. Fornals è uno dei tanti che seguiamo, non l'unico. Fa parte di una lista di giocatori, tra cui anche Lozano, che seguiamo molto attentamente".
Detto di Hamsik che è recuperato, come sta invece Insigne?
"L'ho visto bene. Ha avuto un calo dopo novembre, ma mi sembra ritrovato da quanto visto in allenamento".
Tanti tifosi chiedono che a San Siro sia Koulibaly a indossare la fascia di capitano...
"Non lo so, possiamo pensarci, ma non vogliamo troppo enfatizzare la cosa. Se gioca Hamsik è lui il capitano, altrimenti Insigne, se non giocano entrambi sarà Callejon o Albiol. Quanti ne devo mettere in panchina per fargli fare il capitano".
Orgoglioso di aver mosso le acque sulla lotta al razzismo?
"E' un problema messo all'attenzione di tutti. Speriamo non accada nulla e che se dovesse accadere qualcosa ci siano azioni necessarie".