"Ci provavo da 15 anni: voglio ripristinare il campo, fare scuole calcio e far giocare i ragazzi" le parole dell'ex difensore campione del mondo
Per anni è stato il teatro delle gesta in allenamento di Diego Armando Maradona prima di finire in uno stato di profondo degrado. Ora il campo Paradiso di Napoli è stato acquistato da Fabio Cannavaro e si aprono nuovi scenari. A dare l'annuncio sui social lo stesso difensore dell'Italia campione del mondo: "Adesso si può dire... le porte del Centro Paradiso si riapriranno". "Oggi - spiega poi Cannavaro raggiunto dall'Ansa - ho fatto l'atto, ho rilevato il centro Paradiso di Soccavo. Ci provavo da 15 anni. L'idea è quella di ripristinare il campo, fare scuole calcio, far giocare i ragazzi. È una cosa che mi fa molto piacere".
Risale all'anno scorso la messa in vendita del centro Paradiso, situato nel quartiere periferico di Soccavo. Inaugurato nel 1975, all'epoca di Totonno Iuliano capitano, negli anni d'oro di Maradona e degli scudetti divenne simbolo del calcio vincente a Napoli. Poi, dopo il fallimento della società, è stato abbandonato ed è andato incontro negli anni a un inarrestabile degrado: prima depredato e poi vandalizzato, fino a quando la proprietà ha avviato le procedure di dismissione. Alla morte di Maradona il Paradiso, col suo iconico cancello azzurro, divenne un tempio laico in memoria del campione, subendo assalti di ladri e vandali fino a versare in uno stato fatiscente.
In un primo momento si è parlato di una cordata di imprenditori pronti a recuperarlo per farne un centro di eventi, oppure un centro medico-sanitario. E allo stesso tempo di un'associazione di giovani di Soccavo, che si chiama appunto "centro Paradiso", che ha sempre sognato di rilevare il centro con un azionariato popolare, per poi rimetterlo in sesto e farlo utilizzare ai ragazzi del quartiere. Un sogno, che l’acquisto della struttura da parte di Cannavaro potrebbe favorire. L'obiettivo del campione, infatti, come lui stesso ha dichiarato poco fa, è quello di aprire il centro Paradiso alle scuole calcio, per far giocare i ragazzi.