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Per gli azzurri solo tre punti in quattro giornate: addio primato prima della sfida scudetto con l'Inter
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Il mese di febbraio è costato il primato al Napoli che da lepre è diventato cacciatore proprio prima del big match di sabato contro l'Inter. Nemmeno per i nerazzurri il mese che si sta per concludere è stato positivo (7 punti conquistati su 15 disponibili), ma gli uomini di Conte sono riusciti a fare peggio, racimolando la miseria di tre pareggi (contro Roma, Udinese e Lazio) e una sconfitta (con il Como), tre miseri punti in totale. L'ultimo successo è datato 25 gennaio, il 2-1 sulla Juve che aveva alimentato ancora di più i sogni scudetto di ambiente e tifosi e aveva portato a 7 le vittorie consecutive.
Poi, improvvisamente, qualcosa si è rotto nel giocattolo perfetto assemblato da Conte. Qualche infortunio di troppo (Neres il più pesante) ha sicuramente pesato, come la mancanza di un sostituto adeguato di Kvaratskhelia, visto che Okafor è arrivato all'ultimo minuto in condizioni fisiche non perfette e probabilmente non è nemmeno un profilo che eccita particolarmente il tecnico salentino. Poi c'è senza dubbio un calo di forma complessivo della squadra, una stanchezza sia fisica (come testimoniato dai gol presi nel finale contro le romane) che mentale (l'autogol sciagurato di Rrahmani). Conte ha ritrovato Buongiorno in difesa, ha rispolverato Raspadori, che ha risposto con due gol di fila, ma non può essere un caso che quando Lukaku ha smesso di segnare la squadra ha cominciato a faticare. L'attaccante belga, assist per Raspadori contro la Lazio a parte, a febbraio non ha mai trovato la via del gol e ieri al Sinigaglia è stato sostituito dopo poco più di un'ora di gioco. Numeri impietosi quella del belga che in riva al lago ha toccato solo sette palloni in tutto il primo tempo. Insomma, come giocare con un uomo in meno, cosa che nessuna squadra può permettersi.
Ora non resta che leccarsi le ferite, recuperare energie e morale perché nulla è ancora perduto. Lo scudetto, comunque andrà la gara con l'Inter, è sempre a portata di mano, poi c'è un posto Champions da difendere. Per quello che, è bene non dimenticarsi, è il grande obiettivo stagionale del Napoli. Se poi arriverà qualcosa in più, allora la stagione sarà davvero straordinaria.