Il tecnico non ha usato giri di parole: "Se alla fine dovesse rimanere non sarà per mia volontà"
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Il 18 agosto è lontano ma quel ko, quel pesante 3-0 subito contro l'Hellas al Bentegodi, brucia ancora. Era un Napoli agli albori della cura Conte e quel passo falso accese subito la spia rossa delle emergenze. E invece proprio da lì, dalla presa d'atto che ne conseguì, è iniziato il cammino che ha portato gli azzurri sin qui. Ora, un girone dopo, il Napoli è in vetta alla classifica ma Conte deve fare i conti con il caso Kvaratskhelia che il tecnico non solo non ha nascosto, ma ha messo pubblicamente in piazza senza giri di parole: "Kvaratskhelia ha chiesto la cessione, ho parlato con il ragazzo che me lo ha confermato. Sono deluso, non sono riuscito a convincerlo del nostro progetto, ma ora faccio un passo indietro. Non posso costringere nessuno a rimanere, se non dovesse partire - sia chiaro - non sarà per mia volontà".
LA CONFERENZA DI ANTONIO CONTE
Kvaratskhelia al Napoli è più di un giocatore: cosa sta cambiando? Rischiate di togliervi tanto?
Non amo dire bugie. Stiamo parlando di un calciatore importante e che quest'estate quando ho parlato con il presidente ho chiesto come certezza tecnica. Ho preteso che alcuni giocatori venissero confermati e Khvicha era uno di questi, considerando che l'intenzione del giocatore era di essere ceduto e non era l'unico. Sei mesi fa il lavoro che ho dovuto fare è stato cercare di convincere i giocatori per me fondamentali a rimanere, ma in tanti volevano prendere altre strade. Oggi sono contenti di restare e sposare questo progetto. Kvaratskhelia ha chiesto di essere ceduto, il giocatore mi ha confermato questa situazione. Provo una grande delusione dopo aver speso sei mesi a cercare di farlo sentire al centro del progetto, invece siamo al punto di partenza. Sono deluso perché non sono stato così incisivo nel convincere le parti ad andare avanti insieme e ora devo fare un passo indietro, non posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L'ho già fatto quest'estate. La situazione la risolvano il club, il giocatore e il suo entourage. Io non pongo alcun veto alla sua cessione ora, l'ho fatto quest'estate perché pensavo di convincere il ragazzo del progetto, ma non ci sono riuscito. Khvicha non è disponibile contro il Verona.
Quanto rischia di incidere il mercato di riparazione sul cammino del Napoli?
Questo mese per gli allenatori è terribile perché tanti calciatori pensano di avere la valigia in mano e tenerli concentrati non è mai semplice. Non dobbiamo farci distrarre, dobbiamo affrontare questo mese e ho fiducia in questo gruppo di giocatori. Saluto Caprile e Folorunsho che hanno chiesto di andare via per giocare, ma abbiamo già trovato sostituti che pensiamo siano all'altezza. Non vedo l'ora finisca gennaio perché il mercato di gennaio crea delle problematiche. Ora pensiamo al Verona perché mi aspetto una partita tosta, all'andata ci ha fatto tre gol e sarà una partita fisica che deve vederci concentrati. Mi auguro che i tifosi come sempre ci diano una grossa mano, dobbiamo iniziare il girone di ritorno al meglio.
Ha già pensato a come sostituire tecnicamente Kvaratskhelia?
No, sinceramente è una cosa troppo fresca ed è un fulmine a ciel sereno. Io sono concentrato sul Verona e voglio trasferirla anche ai ragazzi perché la cosa più importante sono i tre punti contro i gialloblù. Valutazioni non sono state fatte perché a oggi Kvaratskhelia è un giocatore del Napoli, poi vedremo.
Come sta il gruppo in vista del Verona?
Non saranno disponibili anche Buongiorno e Olivera, gli altri sono tutti a disposizione. Pensavamo di recuperare l'uruguayano, ma il problema è al polpaccio e bisogna avere delle precauzioni in più. Spinazzola ha l'opportunità di aver spazio e riconfermarsi, dimostrando di essere un calciatore di qualità che abbiamo voluto a Napoli per dare il suo contributo. Capiterà a tutti di avere la propria chance e quando succederà devono saperla cogliere.
Come cambierebbe l'ambizione del Napoli con la cessione di Kvaratskhelia?
Proprio in virtù di un discorso migliorativo, oggi mantenere fermi sulla propria posizione potrebbe essere peggiorativo. Dopo sei mesi un po' di storia è stata scritta, ma personalmente devo concentrarmi sul discorso calcistico e valorizzare la rosa a disposizione. Non posso incatenare nessuno perché sarebbe controproducente. Qualora restasse, Khvicha deve sapere che io non posso fare più niente per lui e non sarò stato io a farlo restare; le cifre sono state fatte, poi bisogna vedere. Io comunque sono chiaro e mi sono tolto da questa situazione.
Teme ripercussioni psicologiche sul gruppo visto quello che sta capitando?
I ragazzi lo sanno, quello che non concedo a nessuno sono gli alibi. Contro il Verona, così' come abbiamo fatto a Firenze senza Kvara, Politano e Buongiorno, saremo agguerriti con rispetto del Verona ma nessuna paura. Il percorso nostro è iniziato, poi magari cambierà qualcuno, ma la strada è tracciata. Io mi auguro di riuscire nell'intento di far sì che il Napoli non venga più visto come una società di passaggio, costruendo qualcosa di importante e ambizioso.
La forza del Napoli sta anche in un background britannico come parte del suo percorso?
Noi cerchiamo dei calciatori con determinate caratteristiche che possano darci un valore aggiunto, non è facile. Quando cambi molto aumenta anche il rischio di sbagliare, ma noi cerchiamo di fare cose oculate sapendo anche il nostro budget e il monte stipendi. Dobbiamo riuscire a stare in alto perché significa attrarre grandi giocatori.