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NAPOLI

Napoli, Meret: "Mai visto Conte arrabbiato come dopo Verona. Scudetto? Ci proveremo fino alla fine"

Il portiere dei partenopei: "Analogie col gruppo di Spalletti? Lo spirito di squadra"

14 Apr 2025 - 18:49

Alex Meret ha parlato delle ambizioni scudettate del suo Napoli: "Per arrivare fino in fondo servirà sicuramente lavorare duro come stiamo facendo da inizio anno, seguire ciò che ci chiede il mister e avere lo spirito di sacrificio che ci ha contraddistinti fin dall'inizio - le sue parole ai canali ufficiali della Lega Serie A -. Sarà dura, ma ci proveremo fino alla fine, abbiamo grande fiducia in noi stessi".

Il portiere si è poi soffermato sulle analogie con la stagione 2022/23, quella del titolo targato Spalletti: "Sicuramente il gruppo che funziona benissimo. Siamo un gruppo di bravi ragazzi, lavoriamo ogni giorno al massimo e questo ci ha contraddistinto anche nella stagione dello Scudetto. Ci sono poi alcune differenze, ma la cosa che ci unisce è lo spirito di squadra che si è formato".

Ha quindi parlato di Conte, delle sue caratteristiche e di ciò che ha dato alla squadra: "Il mister fin da subito ha imposto un po' il suo modo di vedere le cose, di lavorare, è stato sempre molto rigido in allenamento. I ragazzi si allenano tantissimo dal punto di vista fisico. Ci alleniamo tanto ogni giorno della settimana. E anche dal punto di vista mentale il mister ci fa dare il 100%. Dobbiamo essere sempre al top tutti, sia dal punto di vista fisico che mentale, altrimenti non è contento. Stiamo facendo grandi risultati, quindi dobbiamo continuare a seguirlo, ci sta dando buoni frutti e vogliamo continuare a stare là in alto. La sconfitta a Verona akla prima giornata? Sì, è stata sicuramente uno shock. Non ce l'aspettavamo, eravamo carichi e pronti per disputare al meglio il campionato. È stata la partita in cui il mister veramente si è arrabbiato di più, ci è rimasto più male. Da quel momento lì abbiamo tirato fuori quel qualcosa in più e abbiamo cominciato a ottenere risultati. È stata una sconfitta che ha bruciato, ma ci è servita da lezione".

Tra i due tecnici italiani ci sono delle differenze anche nelle richieste fatte ai portieri: "Conte mi chiede di stare più alto, vicino alla squadra, e di scivolare di più con la difesa rispetto agli anni con Spalletti. Dall'altro lato con Spalletti mi veniva richiesto di più di giocare da dietro, di trovare qualche linea di passaggio in più nella costruzione dal basso. Oltre a questo non ci sono grandi differenze nel lavoro da svolgere in partita. Cerco di fare sempre ciò che mi chiedono i mister".

Meret ha parlato anche della città di Napoli, in cui risiede ormai dal 2018: "Per me è una seconda casa, sono qui da tanti anni. È una città che ti accoglie alla grande, vive di calcio. Se le cose vanno bene è un gran piacere stare qua e giocare per questa maglia. Tutta la città e i tifosi ti fanno sentire il calore, la voglia di partecipare. Poi come città è grande, ci sono tantissimi posti da visitare, è buono il cibo. Mi trovo molto bene qui, è una seconda casa per me".

Poi un confronto con altri portieri azzurri: "Non mi piace paragonarmi ad altri e dire che è più o meno forte. Siamo un bel gruppo di portieri, ci sono Vicario, Di Gregorio, Carnesecchi che stanno facendo grandi cose. Questo è un motivo che ci spinge a migliorarci, vogliamo rimanere sempre nel giro della Nazionale".

Infine ha parlato dei gol che non avrebbe voluto subire e delle parate più importanti dell'anno: "I due a Roma, arrivati tutti e due negli ultimi minuti e in partite che stavamo vincendo. Perdere quattro punti tra Roma e Lazio non ci ha fatto piacere. La parata più importante invece non saprei. Mi viene in mente che a Cagliari e a Genova ho compiuto diversi interventi che hanno aiutato a portare a casa i tre punti, ma non ricordo una parata in particolare".

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