© Getty Images
© Getty Images
Il tecnico azzurro dopo il ko di Como che lo fa scivolare a -1 dall'Inter prima dello scontro diretto: "Da inizoi anno siamo sotto pressione, anche oggi abbiamo mostrato crepe a livello mentale"
© Getty Images
© Getty Images
189 giorni dopo l’ultima volta (a Verona alla prima giornata) il Napoli perde ancora in campionato e lo fa nel momento più sbagliato perché il ko di Como permette all’Inter il sorpasso in classifica a meno di una settimana dallo scontro diretto del Maradona: “Questa è una battuta d’arresto che fa male per come è arrivata - ha dichiarato Antonio Conte a Dazn nel dopo gara - A livello mentale abbiamo mostrato delle crepe, come anche nelle ultime tre partite. I ragazzi stanno facendo il massimo, ma c’è bisogno di tempo per crescere e fare un percorso proprio da un punto di vista di mentalità. Giochiamo dall’inizio con questa pressione addosso, per merito nostro, ma non era previsto e adesso dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi".
Il tecnico azzurro insiste molto sull'aspetto psicologico dei suoi, che soprattutto nella ripresa hanno mostrato meno "voglia" e "fame" degli avversari: “Il primo tempo a me era piaciuto molto - ha detto Conte - Nella ripresa siamo entrati con i propositi che sono rimasti negli spogliatoi. Volevamo fare la partita con intensità ma non ci siamo riusciti. Sembra che sia entrata un’altra squadra. Remissivi sin dalle palle da dietro. Ci sono degli step a livello mentale che bisogna fare e c’è bisogno di tempo. Il secondo tempo, ripeto, non è stato di livello come approccio e mentalità, loro hanno vinto tutti i duelli, avevano più fame e più voglia e quando è così c’è poco da fare".
Tra i più deludenti del lunch match sul lago di sicuro c'è Lukaku: “Non trovo giuste queste domande sui singoli. Si vince e si perde tutti insieme. Il primo responsabile sono io, quindi Lukaku è un tassello di un ingranaggio. Non tiriamo troppo la corda perché se no rompiamo il motore. Stiamo facendo qualcosa di incredibile ma so anche che per certe situazioni serve tempo. Dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare”.
ADL: "IL -1 NON CI SPAVENTA"