Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

QUI NAPOLI

Napoli, Conte si tiene il pari: "Avrei firmato per sette punti contro Atalanta, Juve e Roma"

Le parole del tecnico azzurro dopo l'1-1 in casa della Roma

02 Feb 2025 - 23:12
 © Getty Images

© Getty Images

Se le partite di calcio finissero esattamente al novantesimo, il Napoli si troverebbe a +6 sull'Inter. Invece, tra il gol nel recupero di De Vrij nel derby e quello subito da Angelino all'Olimpico, gli azzurri sono ancora a tiro dei nerazzurri dopo l'1-1 contro i giallorossi. "Non sono d'accordo con Mancini che ha detto che la Roma ha avuto tante occasioni, non so che partita abbia visto, forse era distratto - ha commentato Conte a fine partita -. Ci sta pareggiare in casa dei giallorossi e di vedere tutta la soddisfazione loro per aver pareggiato con noi, significa che stiamo facendo qualcosa di importante. Sul gol subito potevamo fare meglio perché hanno fatto lo stesso gol che hanno fatto contro l'Eintracht e la situazione l'avevamo preparata. L'Olimpico è sempre un campo molto difficile in cui giocare, ma c'è l'amaro in bocca per due punti persi nel recupero e senza aver nemmeno penato troppo. Peccato, ma fa parte del percorso di crescita di questi ragazzi".

"Dopo la stagione dell'anno scorso gli scompensi erano tanti, abbiamo già un punto in più dell'intero campionato scorso. Dopo un'annata così negativa non si può pensare sia solo sfortuna, ma ci sono state situazioni da resettare per iniziare a lavorare anche sull'autostima e la consapevolezza - ha continuato Conte -. Abbiamo cambiato diversi modi di giocare per trovare quello migliore, ma adesso siamo una squadra e stiamo facendo qualcosa di importante. Ci temono ed è innegabile, abbiamo fatto sette punti contro Atalanta, Juventus e Roma e se me l'avessero detto prima avrei firmato diverse volte. Ora dobbiamo capire che i dettagli spostano il risultato, c'è amarezza ma da questa dobbiamo crescere".

Sul mercato Conte attende ancora l'erede di Kvaratskhelia: "Dobbiamo chiudere prima le partite e anche il mercato. Lo hanno spostato al 3 febbraio e aumentiamo i giorni anziché diminuirli. Per noi è un periodo assurdo, non vediamo l'ora che finisca perché crea instabilità".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri