La squadra di Spalletti incanta, col Bologna decimo successo in fila. E l’impatto di Kvara è il simbolo del grande mercato estivo di Giuntoli
Adesso la cosa più difficile per Luciano Spalletti sarà cercare di tenere a freno l’entusiasmo di una città che ribolle, più difficile di vincere 10 partite consecutive tra Serie A e Champions League. Il Napoli di questo primo quarto di stagione è un vero e proprio spettacolo e anche nella giornata in cui soffre e rischia di scivolare (probabilmente la fatica degli show delle notti europee si fa sentire), dimostra di avere tanto carattere e di sapere anche andare oltre i propri errori e le inevitabili pause.
Una squadra che anche quando non è travolgente come è capitato spesso quest’anno, riesce comunque a produrre una quantità pazzesca di palle gol e continua a macinare un record dietro l’altro: con la rete di Juan Jesus adesso i giocatori diversi andati in gol sono 15, quelli dei subentrati dalla panchina sono 12 e le reti totali sono 42 in 14 partite.
Numeri da capogiro che testimoniamo la bontà del lavoro di Luciano Spalletti, ma soprattutto di quello di Cristiano Giuntoli, vero e proprio artefice di questo gioiello di squadra che comanda la classifica in Italia e in Europa. Il simbolo della rivoluzione di mercato che in estate ha cambiato volto agli azzurri è Khvicha Kvaratskhelia, che ha avuto un impatto clamoroso ed è già entrato nella storia del Napoli (nessun giocatore partenopeo aveva mai partecipato a più gol, 8 con 5 reti e 3 assist, nelle prime 10 gare di Serie A).
In totale sono 7 gol e 6 assist in stagione, ma soprattutto una sensazione di onnipotenza che sta trascinando i tifosi del Maradona come trascina la squadra in campo. Basta dare palla al georgiano e qualcosa succede, nascono le emozioni e fioccano le occasioni, ma non si può sottovalutare neanche l’impatto di Kim, che sta riuscendo nell’impresa di non fa rimpiangere una colonna come Koulibaly.
Altri due colpi di mercato, Raspadori e Simeone, hanno fatto dimenticare l’assenza per infortunio di Osimhen, ma ora che il nigeriano è tornato, con la sua forza travolgente e la sua contagiosa voglia di mangiarsi il campo, il tecnico azzurro avrà un altro asso nella manica per scardinare le difese avversarie: “Spalletti mi ha dato la carica - ha detto l’attaccante dopo il match del Maradona – Sono felice per la vittoria in un’atmosfera così bella”.
E poi la frase che deve far tremare tutte le avversarie: “Kvaratskhelia? Sono molto contento per lui, si merita tutto quello che sta vivendo. Sono molto contento per la sua esplosione. Ma non avete ancora visto niente, in allenamento è molto meglio di così…".