"Quando qualcuno va in un campionato misconosciuto solo per vil moneta uno ci rimane male in relazione all'appartenenza"
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Nel giorno dell'arrivo della squadra a Rivisondoli, nell'aquilano sangrino, Aurelio De Laurentiis ha deciso di rompere il silenzio. Il presidente del Napoli si è rivolto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, parlando a ruota libera e approfondendo il discorso sulle cessioni eccellenti. "Koulibaly mi disse 'presidente ho pochi anni davanti, mi faccia andare', gli dissi non puoi andare al Barcellona, non ha i soldi per pagarti, allora si è fatto avanti il Chelsea a cui non abbiamo potuto dire di no", ha spiegato.
"Io avevo insistito per un mese e mezzo offrendogli 6 milioni netti a stagione per cinque anni, quindi 60 milioni lordi - ha proseguito il patron azzurro parlando ancora dell'addio a KK -. Ma se un calciatore vuole andare a fare un'altra esperienza nel Chelsea, nel massimo campionato del mondo in Inghilterra non ci si può trincerare dietro un no".
Poi qualche stoccata senza riferimenti precisi, ma con obiettivi piuttosto chiari tra chi ha lasciato la squadra. "La maglia azzurra deve essere la propria pelle, del tifoso e di chi gioca qui - ha spiegato De Laurentiis -, quando invece vedi che parlano solo di aumenti di stipendio e guadagnano già tanto e qualcuno va in un campionato misconosciuto, solo per vil moneta, uno ci rimane male sull'appartenenza".
Quanto a Mertens, il numero uno azzurro ufficializza la fine del rapporto. "Mertens non resterà a Napoli", ha dichiarato il presidente del Napoli. "Gli ho offerto 4,5 milioni lordi l'anno e lui li ha rifiutati - ha spiegato AdL in relazione alla situazione del belga -. Gli ho detto allora 'grazie a tuo figlio Ciro, a tua moglie e a te, per quello che ci hai regalato, con la capacità, serietà e serenità e per gli straordinari gol. Ma non possiamo andare contro la nostra esigenza di poter comprare giocatori giovani per le prossime stagioni'". "I tifosi mi dicono perché non confermi Mertens? - ha aggiunto - Lui si è proposto per un anno ma se ne fa una questione di vil denaro devo dire di no per difendere Napoli che deve rinnovarsi. Se tieni in bilancio Mertens perdi soldi che servono per giocatori piu' giovani".
Infine qualche considerazione anche sugli obiettivi di mercato. "Kim? L'ipotesi di avere un coreano in squadra mi piace. Corea e Napoli sono mondi che possono compensarsi. Speravo arrivasse ieri… - ha spiegato AdL parlando del difensore -. Ma i contratti sono complessi. Ma mica gli posso pagare le tasse in Corea". "Simeone? Mi piace molto. Vediamo cosa ne pensa l’allenatore - ha concluso il presidente -. Petagna forse si completa meglio, mentre Simeone è molto simile a Osimhen. Ma noi mica dobbiamo giocare col 442... I giocatori devono accettare i cambi".
FATTA PER KIM, LUNEDI' LE VISITE
Dopo un lungo tira e molla, in casa Napoli sembra ormai arrivato il momento per chiudere la trattativa Kim Min-Jae. Per il trasferimento del difensore sudcoreano è infatti praticamente ormai tutto fatto. Per completare l'operazione mancano solo gli ultimi dettagli: revisione dei contratti, visite mediche di rito e firme. Visite già fissate per lunedì in Italia.