Il tecnico azzurro: "C'era chi pensava potessimo fare 130 punti"
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Si presenta carico come al solito Rino Gattuso nella conferenza di vigilia della sfida di Europa League del suo Napoli contro il Rijeka: "Possiamo fare meglio, lo sappiamo, ma la strada che abbiamo cominciato mi piace molto, ma c'era chi pensava di poter fare 130 punti" spiega il tecnico che poi torna sull'episodio del diverbio nello spogliatoio: "Quello che avete scritto e chi lo ha scritto non è tutto vero. Non ho litigato con la squadra. Ho parlato con la squadra senza litigi. Io non devo vedere nulla, devo vedere l’impegno e il senso di appartenenza, che vedo. Ora non basta, voglio vedere qualcosa in più. Non vorrei che il giocare bene ci faccia sedere. Dobbiamo cominciare ad annusare di nuovo il pericolo, bisogna mettere l’elmetto e giocare un calcio diverso a un certo punto. Forse non mi esprimo bene in italiano. Ho detto che la responsabilità era la mia se dopo un anno non riesco ancora a vedere le cose che chiedo alla squadra. Non ho massacrato nessun giocatore".
Gattuso si è poi soffermato sull'approccio alle gare perché per ben 5 volte il suo Napoli è andato sotto: "Non conoscevo questo dato, tante gare abbiamo sbagliato il primo tempo, pure col Milan nei primi 15-20 non pervenuti, sbagliando tanto in costruzione, dobbiamo riflettere, con lo staff ne parliamo per migliorare. La squadra è brava, ha qualità, senza essere forti non rientri dopo i primi tempi con Rijeka e Benevento pure, perciò bisogna alzare l'asticella entrando subito in partita, senza regalare perché a noi nessuno ci regala niente. Bisogna leggere anche gli altri dati, non giudicare solo i risultati: la squadra fa tantissime cose alla grande, ma per distruggere gli avversari ci manca questo passaggio".
In chiusura la domanda se sceglierebbe ancora Politano e Mertens: "Sì, tutta la vita, è stato tra i migliori in campo, non sapevano come prenderlo, ha avuto 4-5 occasioni, lo fece anche a Sassuolo. Io non vado tutti i giorni a muso duro, ci sono i momenti della carezza, del complimenti, altri del mandare a fanculo chi se lo merito, io sono molto attento. La parola mentalità è ampia, io ho detto solo che bisogna alzare l'asticella, giocare anche in un altro modo, non pensare solo al compagno, siamo forti e lo sappiamo, sono orgoglioso di allenare questa squadra ma bisogna aggiustare il modo di stare in campo. Tutto quello venuto fuori non sta né in cielo né in terra".
KOULIBALY: "SIAMO CON GATTUSO AL 100%"
"Non ho nessun dubbio a schierarmi con Gattuso. Lui sa che lo seguiamo al 100%. Per me le critiche sono delle motivazioni, e lo dimostreremo in campo domani e domenica con la Roma. Nessuno - spiega Koulibaly - sa cosa succede nel nostro spogliatoio, non ci sono polemiche ma consapevolezza degli errori e voglia di migliorare. Poi abbiamo perso contro la prima in classifica, abbiamo preso due gol da Ibra che è un giocatore difficile da marcare. E allora se tutti si arrabbiano dopo questo ko vuol dire che sanno che il Napoli puo' fare cose importanti. Domenica contro la Roma può cambiare il nostro campionato, lo dimostreremo".