Il tecnico dopo la Sampdoria: "Malissimo nel primo tempo, nel secondo abbiamo palleggiato bene e li abbiamo messi in difficoltà"
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Rino Gattuso si gode la vittoria in rimonta contro la Sampdoria. "Il primo tempo abbiamo giocato malissimo, meritavamo di stare sotto - ha spiegato il tecnico - Nella ripresa abbiamo palleggiato bene, con le catene abbiamo lavorato bene e messo in difficoltà la Samp". Lozano ha cambiato il match. "Il suo problema dell'anno scorso era avere poca forza, ogni volta che calciava cadeva a terra. Questo è un Lozano ritrovato".
Ringhio analizza la sfida con i blucerchiati. "Sapevamo che oggi potevamo far fatica. Se vai a vedere i risultati di chi ha giocato in Europa, come il Dortmund e altre. Sapevamo che in coppa avevamo speso tanto, sicuramente la differenza la fa la rosa. Oggi abbiamo cambiato modulo, abbiamo messo due giocatori e la partita è cambiata. Il primo tempo abbiamo giocato malissimo, meritavamo di stare sotto. Nella ripresa abbiamo tenuto il campo e fatto ciò che dovevamo. Ci sta soffrire in queste partite".
Non mancano i complimenti a Ranieri. "Le squadre di Ranieri son ben organizzate. Sono due linee da quattro con evoluzione, non è un sistema antico. Scoprivamo sempre palla quando volevamo palleggiare, loro l'avevano preparata bene venendoci a pressare. Nella ripresa abbiamo palleggiato bene, con le catene abbiamo lavorato bene e messo in difficoltà la Samp. Sapevamo che c'era da battagliare perché la Sampdoria ti mette in difficoltà".
Parole al miele per Lozano. "E' un calciatore importantissimo. In questo momento lavoriamo meglio con le catene e penso che lui in questo momento, a differenza delle prime partite, sta venendo bene dentro e non gioca solo sul binario. E' migliorato da questo punto di vista. Non dimentichiamo Politano, che sta facendo molto bene anche se oggi ha fatto fatica Ci può stare sbagliare le partite, l'importante è prepararsi bene, non stare col musino e guardare avanti".
Sul rapporto coi calciatori. "A volte mi vogliono bene, a volte hanno la mia foto e mi sputano in faccia. Ma fa parte del mio lavoro (ride, ndr). Loro devono sapere, io sono un po' all'antica su questo. A me piace dire le cose pane al pane vino al vino e non portare rancore. Oggi ad esempio Fabian a fine partita era dispiaciuto e gli ho detto che bisogna stare su con la testa perché nel calcio si gioca ogni tre giorni e c'è la possibilità di riscattarsi. Si può sbagliare, ma bisogna andare nella stessa direzione.