Il tecnico sulla gara con il Brescia: "Troveremo una squadra avvelenata"
Il Napoli cerca continuità sul campo di un Brescia con l'acqua alla gola. "Sarà come a Cagliari, troveremo una squadra avvelenata - ha detto Gattuso - Ci sarà da battagliare come avversario anche come ambiente". Martedì c'è il Barcellona: "Meglio l'Europa League che battere il Barça, significherebbe vincere tante partite. Io non sono condizionato, penso solo a domani, poi leggo che loro sono in difficoltà, allora se loro sono in difficoltà noi..."
Il tecnico degli azzurri non vuole sentire nominare il Barcellona. "Fino a martedì c'è tempo per pensarci, la priorità è domani, giocherà la squadra migliore, pensiamo alla partita perché il Napoli con le piccole ha perso 20 punti. Non so poi se si nascondono e parlano quando non ci sono io, ma io non ho sentito parlare di Barcellona, da 3 giorni prepariamo il Brescia, sul Barcellona non ci siamo arrivati, da sabato ne parleremo. Dobbiamo pensare al Brescia, a Balotelli, Lopez, non a Messi, io ho visto la squadra motivata e l'abbiamo preparata bene".
Sulle condizioni della squadra. "La condizione è buona, abbiamo lavorato bene. Lozano non è al 100%, ma s'è allenato, con Allan tutto ok, l'avevo detto che non porto rancore, s'è allenato bene, Milik sta meglio. Koulibaly? Bisogna ascoltare cosa sente lui, inutile metterlo in campo e poi il giocatore si ferma. Abbiamo preferito fermarlo per 7-10 giorni, poi valuteremo come si sente, le sue sensazioni. Ghoulam sta dando continuità al lavoro, spero di vederlo come nelle ultime due settimane, gli manca qualcosa ma è importante si stia allenando con continuità".
La questione multe. "Noi pensiamo alle partite, non ci interessa chi vincerà, chi perderà, i giocatori sono professionisti. E' successo il 5 novembre, mica possiamo svegliarci adesso e pensarci. Pensiamo al lavoro, poi vedremo".
Dualismo Ospina-Meret. "Non mi interessa, faccio delle scelte senza andare a simpatia o antipatia. Mi potete dire solo che non sono aziendalista, ma metto chi mi dà più affidamento, ognuno poi vede il calcio in una maniera".