Il presidente azzurro scatenato dopo la sconfitta in Supercoppa italiana: "Doveva essere una festa, ma se mi riduci in dieci..."
È un Aurelio De Laurentiis scatenato quello che si presenta ai microfoni di Sportmediaset dopo il ko del suo Napoli nella finale di Supercoppa italiana contro l'Inter: "L'arbirtaggio? A me dispiace per Rocchi, che sta vivendo una specie di incubo - le parole del numero uno del club campano -. Quando mi trasformo in tifoso posso andarci giù pesante, ma non credo ce ne sia bisogno. La debolezza degli arbitri di quest'anno è chiara, non solo con noi. Chissà quale ulteriore imbarazzo proverà Rocchi in questo momento... La competizione deve essere anche una festa, se tu mi riduci in dieci il calcio non è più spettacolare. La Lega non funziona, va contro gli interessi dei club: questa Supercoppa condiziona anche il campionato visto che le espulsione poi le paghiamo in Serie A". Niente dichiarazioni invece né per Walter Mazzari, né per i calciatori: squadra e staff tecnico in silenzio stampa.
De Laurentiis si è poi soffermato più in generale sulla partita e sulla Supercoppa, tornando a criticare il formato pur facendo un plauso all'organizzazione araba: "Siamo in pieno mercato, abbiamo già fatto tre acquisti e altri due sono in entrata. Questo è un Napoli ancora in costruzione. Onore al merito a chi vince, ma ho visto una squadra in crescita. Nonostante tutte le assenze e l'inferiorità numerica ho visto un Napoli che ha dato del filo da torcere a un'Inter un po' imprecisa. Io ho contrastato questa Supercoppa ai suoi tempi per il formato, credo che l'anno prossimo non abbia più regione d'esistere visti i tanti impegni che ci impone la Uefa. L'Arabia? Abbiamo scoperto un paese apertissimo, che diventerà il centro del mondo a livello commerciale. Il calcio è un po' uno specchietto per le allodole, sono furbi e intelligenti lo sappiamo... Sicuramente non bisognerà aspettare il 2030 e i Mondiali per vederli imporsi".