L'iniziativa del club azzurro per dare un calcio al razzismo, tifosi e squadra allo stadio mascherati
La notte del 26 dicembre di San Siro ha lasciato il segno sul calcio italiano. Gli ululati razzisti rivolti al difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, hanno spinto gli allenatori a dichiarare che la prossima volta sarebbe giusto fermarsi e sono stati condannati in questi giorni dai massimi esponenti del calcio nazionale, europeo e mondiale e dai rappresentanti del mondo politico italiano, mentre molti suoi colleghi hanno espresso solidarietà a Koulibaly attraverso i social. L'ultimo in ordine di tempo è stato il suo compagno di squadra, Faouzi Ghoulam, che ha sponsorizzato un'iniziativa promossa da un gruppo di tifosi del Napoli attraverso una pagina Facebook postando sui propri profili social una sua foto con il volto coperto dalla maschera del difensore franco-senegalese, unito a un appello ad indossare la maschera di Koulibaly sugli spalti del San Paolo (“Non importa il colore della pelle. Non importa la religione. Non importa per quale squadra fai il tifo. Il calcio, come tutti gli sport, é un gioco. E tutti i giochi sono passione, divertimento, libertà: e nella libertà siamo tutti uguali! Domani saremo tutti Koulibaly!”). Tutti allo stadio con la faccia di Koulibaly dunque, tifosi e giocatori (che però avranno bisogno di un'autorizzazione) per dare un calcio al razzismo. Oltre alle maschere, già 10 mila quelle preparate, verranno distribuite anche centinaia di magliette con la foto del giocatore e la frase di solidarietà in bella evidenza. All'iniziativa non parteciperanno le due Curve del Napoli, in lutto per la morte del tifoso interista a Milano.
Non importa il colore della pelle.
— ghoulam faouzi (@GhoulamFaouzi) 28 dicembre 2018
Non importa la religione.
Non importa per quale squadra fai il tifo. Il calcio, come tutti gli sport, é un gioco. E tutti i giochi sono passione, divertimento, libertà: e nella libertà siamo tutti uguali!
Domani saremo tutti Koulibaly! pic.twitter.com/qrZrNZ9Ypn