Festa Lazio al Maradona: Vecino piega il Napoli
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La sconfitta per mano della Lazio ha sorpreso i tifosi azzurri e adesso le avversarie per lo scudetto sperano in qualche segnale anche contro Atalanta ed Eintracht
Anche nella peggiore delle ipotesi, il Napoli chiuderà la 25.a giornata di Serie A con almeno 15 punti di vantaggio sulla prima delle inseguitrici. Un divario enorme per pensare che possa perdere lo scudetto, anche perché al termine della stagione mancano ancora 13 partite. Praticamente dovrebbe perdere più di un punto a turno. Davvero irrealistico per una squadra che ha letteralmente demolito la concorrenza finora. Certo, lo stop interno con la Lazio nutre le flebili speranze di chi ancora ambisce a poter strappare la vetta agli azzurri. Aggrappandosi più a un sogno che alla realtà. Insomma, oggi, forse, si può dire che il Napoli sia un po' più umano, ma nulla più.
Ma perché è arrivato il ko del Maradona, il primo interno dopo 11 mesi (era il 10 aprile 2022, 2-3 con la Fiorentina)? Perché per la prima volta da esattamente un anno la squadra di Spalletti non è andata in gol in una gara casalinga di campionato, quando fino a ieri la media era di 2,8 reti a partita. Contro gli uomini di Sarri, invece, Osimhen è rimasto a secco e nessuno è riuscito a prendere il suo posto. Piuttosto potrebbe un po' allarmare il momento di Kvaratskhelia. Dopo il rigore sbagliato a Francoforte, il georgiano si è un po' inceppato e senza le sue invenzioni anche il Napoli ha perso un po' di imprevedibilità in attacco.
Comunque sia, adesso ci saranno due prove della verità, entrambe davanti al pubblico amico. La prima contro l'imprevedivile Atalanta, la seconda per conquistare l'accesso ai quarti di finale di Champions League nel ritorno contro l'Eintracht. Solo in caso di doppio passo falso, allora si potrà parlare di allarme. Altrimenti questo stop con la Lazio verrà catalogato come semplice incidente di percorso e si potrà tornare a concentrarsi sui preparativi per la festa scudetto.
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