Il colombiano sarà dimesso tra oggi e domani. Il papà: "Doveva uscire prima dal campo"
David Ospina sta bene, ed è stato dimesso dalla clinica Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta) in buone condizioni di salute. Tutti gli esami a cui si è sottoposto hanno dato lo stesso esito tranquillizzante di quelli svolti all'ospedale San Paolo domenica sera. Il portiere è tornato nella sua abitazione insieme alla moglie e rimarrà per un paio di giorni, riuninciando a rispondere alla convocazione della nazionale colombiana per le amichevoli contro il Giappone e la Corea del Sud.
Ospina aveva passato la notte in osservazione per il trauma cranico riportato nello scontro con Pussetto nei primi minuti di Napoli-Udinese (accasciandosi poi a terra privo di sensi sul finale del primo tempo) e in giornata ha potuto lasciare la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno dove era stato trasportato subito dopo il consulto medico avuto presso l'ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Qui era stato trasportato d'urgenza dopo aver perso i sensi sul terreno di gioco.
E proprio in merito a questa decisione (i controlli all'ospedale San Paolo e non al Cardarelli), Il Mattino di Napoli riporta come sia scattata un'inchiesta (poi derubricataa verifica interna) dell'Asl Napoli 1: al vaglio, infatti, il comportamento dei responsabili del servizio di emergenza sanitaria all'interno dello stadio.
"Ospina, dopo le prime cure in campo, è stato trasportato all'ospedale San Paolo senza alcun consulto con il 118" scrive il quotidiano partenopeo. "La decisione è stata pertanto contestata formalmente dalla Asl in quanto non conforme alle procedure di sicurezza previste Ospina, trasportato con una diagnosi di trauma cranico, è approdato all'ospedale San Paolo privo di una neurochirurgia, disciplina indispensabile per quel tipo di trauma".
L'inchiesta-verifica, dunque, chiarirà eventuali errori e responsabilità. Per ora registriamo - ed è la notizia più importante, che il portiere colombiano sta bene e in una quindicina di giorni tornerà abile e arruolabile.
Passata la paura, anche Ospina ha voluto riservare un messaggio ai tifosi: "Voglio ringraziare con tutto il cuore le persone che sono state in ansia per la mia salute, adesso sto bene, di nuovo a casa con la mia famiglia, ho bisogno di riposo e al più presto con l’aiuto di Dio e la preghiera di tutti tornerò più forte di prima grazie".
Ma in merito a quanto riportato oggi da Il Mattino, ecco la precisazione di Ciro Verdoliva, Commissario Napoli ASL, rilasciata ai microfoni di Radio Crc: "Ospina è arrivato all'Ospedale San Paolo direttamente dallo stadio senza passare dal 118. E' stato classificato come codice rosso, poi, verde. E' stato accompagnato al piano della diagnostica per una tac e per tranquillità è stato nel reparto di rianimazione dove è stato saturato e visitato in toto. Il paziente Ospina ha rifiutato il ricovero. Ero lì e ho visto un lavoro di squadra ottimo nonostante Ospina non fosse un paziente facile da gestire essendo il portiere del Napoli. Tutti gli esami erano negativi, ecco perchè il codice rosso non era necessario. L'evento è stato dichiarato come quando c'è un paziente con un probabile trauma cranico si ritiene di doverlo soccorrerlo immediatamente. Nel trasporto del paziente non c'è stato un momento in cui è stato lasciato solo o senza le competenze del rianimatore. Il momento di rischio più alto è stato l'impatto del tacchettamento. Non c'è nessuna indagine interna ma una verifica per capire quali sono le migliori procedure da applicare".
Il portiere del Napoli David Ospina "è stato dimesso questo pomeriggio dalla Clinica Pineta Grande dove era stato ricoverato ieri sera per una serie di accertamenti e visite specialistiche". Lo rende noto il club partenopeo. "Tutti gli esami risultano negativi. Le visite hanno escluso qualunque problema. La diagnosi è di crisi vagale risoltasi nel giro di poche ore". Al giocatore, informa ancora il club azzurro, "sono stati consigliati alcuni giorni di riposo e non risponderà alla convocazione della propria nazionale".
"Voglio ringraziare innanzitutto Dio perché David sta bene. Ho vissuto momenti di grande angoscia e disperazione perche' non ero in grado di fare molto per lui. David sta molto meglio, siamo già a casa, più tranquilli, aspettando che lo spavento passi totalmente. Vi ringrazio per le preghiere per lui e per tutti i bei messaggi che ci sono arrivati". Lo scrive su Instagram Jessica Sterling, moglie di David Ospina, che posta anche una foto del portiere colombiano con un vistoso cerotto sulla fronte mentre abbraccia i figli.
E sempre a Radio Crc è intervenuto Hernan Ospina, il padre del portiere del Napoli: "Non ho avuto ancora la possibilità di parlare con mio figlio perchè è in terapia intensiava. So che sta bene perchè c'è mia moglie. Gli è stata fatta una tac e una serie di accertamenti. In nazionale sono già stati chiamati altrin due portieri per sostituirlo. Hanno parlato con un medico di Medellìn per capirne un pò di più che ha detto che Ospina starà fuori dal campo per una quindicina di giorni. Posso rispondere solo da padre e gli avrebbe consigliato di uscire ma capisce il figlio che ha deciso di continuare a giocare. Stiamo aspettando il raggiungimento delle presenze per il riscatto del Napoli dall'Arsenal. E' contento di giocare al Napoli ed è quello che vuole. Anche la società ha inviato segnali positivi. Ci dà molta allegria perchè anche i bambini sono felici di vivere in una città come Napoli".
Lunedì mattina Ospina ha ricevuto la visita dell'allenatore azzurro Carlo Ancelotti, che si è fermato a parlare con lui in clinica. Ospina era stato convocato per la doppia amichevole in estremo oriente della Colombia contro il Giappone il 22 marzo e la Corea del Sud il 26 ma non dovrebbe raggiungere i compagni in nazionale.