Dopo un grande girone di andata il rendimento del polacco è decisamente calato, il tecnico spera di ritrovarlo al top per il rush finale
L’andamento lento del Napoli ha mille motivi e tra questi sicuramente c'è l'involuzione di una delle pedine più importanti del centrocampo azzurro: Piotr Zielinski. Il polacco, alla sesta stagione in Campania, è sempre stato il termometro dello stato di salute del Napoli: quasi sempre le migliori prestazioni di squadra hanno coinciso con grandi giornate di Zielinski, capace di dare equilibrio in fase difensiva, ma soprattutto in grado di straordinarie accelerazioni e cambi di passo in quella offensiva.
In questo campionato era partito con il piede giusto. Nel girone d’andata Zielinski è stato quasi perfetto con 5 reti e altrettanti assist in 18 presenze, pur con sole 3 partite giocate interamente. Ha messo lo zampino nel 4-0 alla Sampdoria a Marassi alla quinta giornata, è stato decisivo a Salerno all’11esima in una partita più complicata del previsto, risolvendo con il suo sinistro una rocambolesca mischia in area.
Pesante anche la sua rete alla 14esima giornata. Una rasoiata mancina che ha dato il là al 4-0 sulla Lazio dell’ex Sarri, quasi 4 mesi e mezzo fa….
Ultimo squillo l’assist dalla bandierina per la rete da 3 punti di Elmas a San Siro contro il Milan.
Prodezze da scudetto che sono svanite in un girone di ritorno senza assist e gol, con una sola rete all’attivo nel 2022, peraltro inutile, in Europa League contro il Barcellona. Dopo la sconfitta con la Fiorentina il Napoli si sta vedendo scappare tra le dita lo scudetto. Per tenere vivo il sogno a Spalletti serve adesso più che mai un Zielinski di nuovo al top.