Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

VERSO EMPOLI-NAPOLI

Napoli, Spalletti: "A Empoli gara delicata. L'euforia non diventi presunzione"

"Nessuna scaramanzia. Vogliamo vincere per la nostra città, lo sentiamo e lo percepiamo. Dobbiamo indossare gli occhiali del fabbro e guardare solo davanti"

24 Feb 2023 - 18:37

Dopo la vittoria in Champions con l'Eintracht, il Napoli riparte in campionato dalla trasferta di Empoli. E Luciano Spalletti tiene alta la guardia. "E' una partita delicatissima per la loro precisa geometria tattica - ha spiegato il tecnico azzurro -. Sanno stare in campo benissimo e hanno giocatori forti tipo Vicario, Parisi, Baldanzi. Sono calciatori che noi ci troveremo il prossimo anno nelle grandi squadre a confrontarsi per l'alta classifica e già ora sanno come comportarsi in campo". "Non è scaramanzia - ha aggiunto -. Vogliamo vincere per la nostra città, lo sentiamo, lo percepiamo. Non bisogna fare il minimo errore. Dall'euforia non deve iniziare la presunzione che mette fine alla crescita". "Oggi dobbiamo essere bravi a 'meccanizzare' bene nella testa l'importanza di queste partite, senza considerare altre cose - ha continuato -. E' come quando hai gli occhiali da fabbro: di lato non vedi niente, vedi solo quello che hai davanti. Serve questo, guardare solo a Empoli"

Poi qualche considerazione sul rapporto con Empoli. "Sono partito da lì e sono molto grato ad Empoli, visto che l'ha citato facciamo una parentesi corretta - ha spiegato Spalletti -. Nel calcio cerchiamo continuamente modelli da cui prendere qualcosa e per lavorare in maniera corretta bisogna imparare e da quelle parti c'è possibilità di vedere come si fa calcio. Lì di spunti su come fare calcio e di una visione futura se ne possono trovare tanti". "Io sono stato favorito nel lavorare lì con quella impostazione, 7 anni tra allenatore e calciatore, 20 da tifoso, ne ho avuto benefici e strada facendo si fanno nuove esperienze e mi hanno permesso di arrivare qui", ha aggiunto.

Quanto alla possibilità di fare turnover, Spalletti poi ha le idee chiare e la sua ricetta. "Abbiamo dato alla squadra un giorno di recupero totale dopo Francoforte - ha spiegato -. Potevamo fare un allenamento di recupero, ma riportarli nello spogliatoio era già riportarli alle cose di tutti i giorni, poi abbiamo dei preparatori molto bravi, sanno benissimo indicarmi il carico muscolare che dobbiamo fare negli allenamenti successivi". "Lavoriamo in modo da non addizionare fatica su fatica - ha continuato -. Quando si vincono le partite così sono dei massaggi alla testa oltre che ai muscoli e funzionano più di un massaggio di un professionista". "Stanno tutti bene e poi è chiaro che cerchiamo di scegliere meno possibile anche se per me non è facile perché di dubbi ne ho sempre tanti per la qualità dei calciatori", ha proseguito. 

Poi ancora qualche battuta sull'importanza della partita con l'Empoli. "Qui si lavora in maniera corretta, la partita con l'Empoli ci ha distrutto il lavoro di un anno intero, non del poter vincere o meno, ma proprio per l'equilibrio, la forza, potevamo perdere ma c'era sempre stata una reazione mentre lì fu brutta perché potevamo andare 3-0 e invece perdemmo e quelle gare diventano devastante e soffrimmo tantissimo - ha dichiarato il tecnico del Napoli -. Capisco che voi facciate fatica a interpretare la difficoltà delle partite come queste, ma noi non dobbiamo farlo".

"Napoli un modello? Non so se può diventarlo. La nostra impostazione è questa, giocare un buon calcio, per le nostre caratteristiche per fare più risultati possibili - ha proseguito Spalletti -. I complimenti ci fanno piacere, ovviamente". "Sui sostituti poi, se ragioniamo su Di Lorenzo che si propone sempre così, perché devi cercare un sostituto? Oppure Osimhen che all'80' lo vedi così e poi ti strappa ancora, lui è disponibile a quel sentimento per l'aiuto ai compagni - ha proseguito -. Gli altri non sono uguali, sono differenti: poi c'è chi ha bisogno di recuperare, non ha un motore potentissimo e dopo alcuni km devono fare una pausa". "Quando hai due forti invece è meglio se funzionano tutti perché il titolare poi alla lunga può abbassare, a meno che non sia Di Lorenzo, Osimhen, Lobotka... sono valutazioni per gli altri da fare per evitare rischi", ha aggiunto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri