Il tecnico azzurro dopo lo Spartak Mosca: "Abbiamo giocato in dieci tanto tempo, ma potevamo recuperarla"
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Dopo la sconfitta con lo Spartak, Luciano Spalletti analizza la gara con lucidità e mastica amaro. "L'espulsione ha segnato il match perché abbiamo sofferto in inferiorità sugli esterni - ha spiegato -. Ma potevamo anche segnare il 2-0 e chiudere la partita prima". "Nel finale abbiamo giocato in maniera confusionaria e dovevamo stare più calmi - ha aggiunto -. Potevamo recuperare il risultato quando eravamo in 10 contro 10, ma hanno fermato le nostre ripartenze con dei falli tattici spesso al limite del rosso".
"Quando ti abitui a vincere e poi perdi, i calciatori rientrano nello spogliatoio a testa bassa - ha continuato -. Ma non è stata una partita disastrosa. Potevamo segnare con Zielinski e andare sul 2-0 e allora sarebbe stato tutto diverso". "In dieci abbiamo fatto bene, ma loro sono stati bravi a sfruttare gli uomini larghi alzando gli esterni".
"Una gara si può perdere, ma si può migliorare - ha aggiunto Spalletti -. Analizzeremo gli episodi che han fatto la differenza, ma la squadra si è impegnata". "Il fallo di Mario Rui era da espulsione, ma vorrei vedere anche quello su Manolas che era al limite... - ha continuato il tecnico del Napoli -. Sono stati più bravi loro a sfruttare degli episodi e i nostri errori". "A sinistra la coperta è corta? - ha concluso -. Speriamo di recuperare presto Ghoulam, che è un calciatore fortissimo. Ma è vero che in quella zona all'inizio è mancato l'uomo doppio".
"Le tensioni nel post gara? Non è successo niente. Sono andato a salutare un collaboratore dell'allenatore dello Spartak perché ci ha preso in giro tutto il secondo tempo. L'ho salutato e basta" ha concluso Spalletti.