L'ex centrocampista è accusato di riciclaggio di denaro sporco e legami con i narcotrafficanti
Chi si ricorda di Freddy Rincon, ex centrocampista colombiano a metà degli anni '90? L'Interpol benissimo, ma per questioni che col calcio e con la nazionale colombiana centrano poco. Per Rincon esiste infatti un mandato d'arresto per legami con il narcotraffico, sospettato di riciclaggio di denaro sporco in un'indagine aperta a Panama nel 2007. Il mandato è internazionale è coinvolge tre stati: Panama, Colombia e Brasile.
Dal canto suo Rincon si difende apparentemente in tranquillità direttamente dal Brasile dove lavora come commentatore sportivo: "Storia vecchia, non c'è problema e non hanno prove contro di me". La realtà però è che in questo momento è ufficialmente ricercato dall'Interpol per le presunte relazioni pericolose su cui stanno indagano le autorità di Panama nell'ambito di un'indagine sul narcotraffico aperta nel 2007. Nel mirino degli inquirenti Rincon è finito per via di un investimento di circa 200mila dollari in una società di cui si serviva un noto delinquente colombiano (Montano) per spedire droga negli Usa. Ma non solo. Sotto la lente finirono diversi acquisti di proprietà dell'ex centrocampista con soldi, secondo le autorità, riciclati dallo stesso Montano. "Ci siamo conosciuti da piccoli - dichiarò Rincon - perché siamo entrambi di Buenaventura. Ma non ci siamo più visti né frequentati".
Nonostante il caos intorno a lui Rincon non ha perso la calma: "E' una storia vecchia che qui in Brasile è già stata chiarita. Io continuo a vivere tranquillo e muovermi liberamente senza nessun tipo di problema".