Non si placano le polemiche dopo la gaffe sessista con una giornalista del tecnico del Napoli
Dopo le scuse, la stoccata. Non si placano le polemiche che hanno investito Maurizio Sarri dopo la gaffe sessista con la giornalista Titti Improta in conferenza stampa al termine di Inter-Napoli. E ad alzare i toni ci ha pensato il manager del tecnico su Twitter. "E anche dopo Inter-Napoli il #clan ha continuato a scurreggiare con la bocca/tastiera/penna... #maiservi", ha scritto Alessandro Pellegrini sul suo profilo. Parole pesanti, che puntano il dito senza mezzi termini contro la stampa.
E anche dopo #intnap il #clan ha continuato a scurreggiare con la bocca/tastiera/penna...#maiservi
— AlessandroPellegrini (@pelle1966) 12 marzo 2018
"Subito dopo la fine dellaconferenza stampa, Maurizio Sarri ha incontrato Titti Improtaprecisandole che si trattava di una battuta e che si scusava conlei se ci fosse rimasta male. Non era sua intenzione mancarle dirispetto, assolutamente". Lo afferma all'ANSA il capo dellacomunicazione del Napoli, Nicola Lombardo, in merito allepolemiche per la risposta di Maurizio Sarri in conferenza stampaalla giornalista di Canale 21.
Questa sera alle ore 19.50 in SuperSport21, la striscia quotidiana di approfondimento sportivo di Canale 21, Titti Improta è intervenuta per raccontare dettagliatamente quanto accaduto nel corso della conferenza stampa dell'allenatore Maurizio Sarri nel post-partita di Inter-Napoli. "Ho fatto una semplice domanda a Sarri cercando di portarlo sull'argomento Juve e lui mi ha risposto con quell'osservazione poco elegante, poi però la domanda gliel'ho fatta e lui mi ha risposto - ha spiegato la giornalista -. A fine conferenza è venuto da me ed aveva comunque un tono scherzoso. Io gli ho fatto capire che non era il caso di fare battute del genere in pubblico e mi è sembrato sinceramente pentito, imbarazzato". "Mi ha chiesto scusa e mi sono sembrate scuse vere, dopo mi ha anche abbracciato con affetto, perché evidentemente si era reso conto dell'accaduto - ha proseguito -. Non condanno Sarri per ciò che ha fatto, sicuramente ha sbagliato ma credo l'abbia capito subit"o. "Se dovessi definire Sarri sessista o omofobo non lo direi: le sue scuse mi sono sembrate vere e oneste, non credo avesse intenzione di offendere - ha continuato -. Credo si sia trattata di un'affermazione rilasciata con leggerezza: ci sono luoghi in cui è opportuno tenere un linguaggio consono e non trascendere e una conferenza stampa è uno di questi luoghi". "Ho apprezzato le scuse di Sarri e le accetto, ma credo che a livello comunicativo ci sia stato un errore da parte sua, ha concluso".