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VERSO NAPOLI-JUVENTUS

Spalletti: "Noi favoriti? Così si aiuta l'avversario. Anguissa tra i titolari"

L'allenatore degli azzurri, nella conferenza alla vigilia dell'incontro con la squadra di Allegri, ha messo in dubbio la presenza di Zielinski

10 Set 2021 - 15:17

"Napoli-Juve? Chi ha sognato il pallone fin da bambino sognava queste grandi sfide, il gusto delle rivalità e della sfida importante. E' ciò che anche i calciatori del Napoli vogliono andare a giocare. E' la situazione ottimale in cui vogliamo essere". Queste le prime parole di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Juventus allo stadio 'Maradona'.

"Napoli tra le favorite per Allegri? E' un pensiero reale", ha aggiunto. Sulla possibilità di essere a +8 sulla Juve domani sera, Spalletti ha detto: "Non mi presto a questo giochino. I giocatori stanno benissimo, chi ha fatto le gare internazionali hanno nei muscoli la fatica anche perché sappiamo quando ci tengono a dare un contributo alla loro nazione. Poi bisogna scendere nei particolari: Lobotka non sta molto bene, Zielinski bisogna vedere come sta. Alcuni vanno valutati, spero prima di andare a letto così posso dargli la buonanotte. Altri spero di più, per fare un messaggio e venire in albergo insieme a noi. Poi c'è un altro gruppo di calciatori che si è allenato, sta bene e può dare un contributo importante. Mertens e Ghoulam, anche se fossero convocabili, non sarebbero pronti per giocare una partita".

"Se mi sono inventato qualcosa per questa partita? Se vogliamo diventare dei grandi dobbiamo avere lo spessore, la testa, il modo di ragionare dei grandi. Tutti i giorni dobbiamo fare quelle cose che ci permettono di essere pronti qualsiasi ostacolo si vada a trovare. Noi già sapevamo che ci saremmo trovati di fronte a queste difficoltà e a questi momenti. Già quella era una preparazione per riuscire a sopperire a questi momenti. Poi ci sono problemi di ordine burocratico che andrebbero messi a posto, ma su quelli non possiamo farci nulla. Come quello che accadrà giovedì. Ora però pensiamo a questa partita con la Juventus: dobbiamo far vedere un bello spettacolo. L'obiettivo è sempre questo. Domani sarà una partita di quelle gustose".

"Anguissa ha fatto vedere da subito che è uno di questo livello qui. Nel modo di entrare nello spogliatoio, di salutare i compagni e dir loro due cose ha fatto subito vedere di che livello è. E' un calciatore che ci sarà molto utile perché le sue caratteristiche non si trovano negli altri componenti della nostra rosa. E' quello che cercavamo per andare a completare il centrocampo, Giuntoli è stato bravo a trovarlo e lui ha fatto vedere di essere pronto per questa sfida. Domani giocherà".

"Il fatto che la Juventus ancora non abbia vinto una partita per noi è uno svantaggio. Il Genoa, per esempio, ha fatto sicuramente una partita differente rispetto a come aveva fatto la prima a Milano con l'Inter. Si dice sempre che le sconfitte creano presupposti di crescita, mentre le vittorie viziano un po'. Bisogna tenere l'asticella sulla via di mezzo corretta, che dia stimoli e che non sfoci in presunzione. Mi aspetto da parte loro di poter vedere sia la soluzione con la difesa a tre che quella a quattro. La Juventus è abituata, ha i calciatori corretti. Bonucci, de Ligt e Chiellini possono giocare benissimo a tre. Il calcio moderno ci ha abituato al fatto che le partite cambiano di scenario velocemente. Bisogna essere pronti a cambiare biglietto, a cambiare destinazione da un momento all'altro. Nel calcio è un continuo passaggio da essere preda a diventare predatore. Se si vanno ad analizzare le partite precedenti nostre e della Juventus si vedono questi continui cambi di scenario. Dire che il Napoli deve assolutamente vincere perché la Juventus non ha calciatori è uno svantaggio per noi, è un aiutare l'avversario, per cui mi garba poco".

"Vedere Koulibaly che cambia il volo perché lo trova meglio per due volte, poi arriva all'ultimo momento e viene direttamente nello spogliatoio, senza passare da casa, è tanta roba da un punto di vista di portare degli esempi pratici che siano prendibili. Se stacchiamo un pezzetto di Koulibaly per tutti diventa più facile".

"La scelta della mediana a due è una cosa che si può fare, che abbiamo allenato. Ultimamente abbiamo giocato col mediano basso e le due mezzali, però il vertice è facilmente invertibile. Dipende dalle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Nel nostro centrocampo può succedere, già lo sappiamo perché con Gattuso l'anno passato la squadra ha fatto buonissime partite in questa maniera. Il modulo può essere quello. Il fatto che manchi Lobotka ci infastidisce perché avevamo organizzato le cose in un modo. E Demme non c'è. Ma sono convinto che un calciatore del livello di Anguissa o Fabian Ruiz non abbia problemi a capire in che zona operare se gli si chiede".

"Non so quanto abbia già dato al Napoli finora, ho visto fare delle buone cose per quanto riguarda il mio lavoro. Ho visto fare delle cose che vanno migliorate, tipo quello a cui abbiamo lavorato questa settimana. Il centrocampo è sempre di mezzo in questi discorsi perché diventa fondamentale. Per ora siamo stati nelle condizioni di dover mettere quelli che avevamo a disposizione. La sostituzione delle ultime due partite a centrocampo è stata Gaetano, un calciatore che non c'è più. Quando avremo la possibilità di organizzare i cambi in maniera più corretta riusciremo ad acchiappare ancora più cose".

"Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juventus sono in larga maggioranza del Sud. Ma c'è anche un Sud che non tiferà mai Juventus e questo Sud sta a Napoli. Per questo Sud essere napoletani e tifare Napoli è l'unica cosa che conta, noi questa cosa dobbiamo saperla".

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