"Abbiamo giocato due giorni fa e l'alternanza è fondamentale. Non ci sono titolari e riserve, ma 22 giocatori che danno valore alla squadra"
Dopo la vittoria con l'Empoli, Luciano Spalletti è soddisfatto, ma tiene i piedi per terra. "Sostituzioni decisive? Abbiamo giocato sabato alle 18, se non cambi 4-5 giocatori non puoi avere forza per 90' - ha spiegato il tecnico del Napoli -. Quest'alternanza diventa fondamentale, quando sono entrati gli altri hanno dato un'impennata alla partita, si è visto che la partita è cambiata". "Lotta scudetto? La strada è lunghissima e le insidie sono tantissime - ha aggiunto -. Anche chi era dietro ha la forza per riprendersi".
"Questo diventa la soluzione per tutto. Se si lasciano coinvolgere che fanno sull'essere o non essere titolare non vanno da nessuna parte - ha proseguito parlando ancora del turnover -. L'addizione delle qualità di 22 calciatori fa più dell'addizione delle qualità di 11 giocatori, non so più come dirvelo".
"Abbiamo fatto tantissimi cross e siamo arrivati lì a imbucare tantissime volte, ma poi dipende da se loro ci arrivano col centrocampista. Se ci arrivano col centrocampista non hai smosso niente, tatticamente non hai preso vantaggio - ha spiegato Spalletti analizzando la gara tatticamente -. Se invece ci arrivi giocando palla, dove il loro centrocampista non può arrivare, è diverso". "Loro sono stati sempre bravi a chiuderci col centrocampista del rombo - ha aggiunto -. Lì diventa fondamentale il valore individuale e diventa difficile avere supremazia contro una squadra che ha fatto una grandissima partita di sacrificio".
Poi qualche battuta sulla sosta per i Mondiali. "Bisogna prendere atto di quelle che sono le situazioni che ti trovi davanti e affrontarle qualsiasi esse siano, ci si va dentro e si prova a metterci mano di volta in volta affinché tu abbia dei vantaggi - ha spiegato -. Si valuta lì per lì. Questa sosta c'è per tutti e non si può fare diversamente". "Un po' come quando faccio i calcoli per chi deve giocare: per me sono bravi tutti e due, poi ne decido uno in base a un dettaglio e spesso vengo smentito perché spesso l'altro che non ho scelto fa meglio di quello che ho scelto", ha continuato.
Quanto alla lotta per lo scudetto, Spalletti ha le idee chiare. "Bisogna stare sempre lì sul pezzo, avere questa disponibilità per dare importanza a tutto quello che passa davanti - ha spiegato -. I tre punti non sono importanti in base al valore della squadra che hai davanti, ma in base a quelli che sono i tuoi sogni, le tue prospettive, la tua voglia di diventare un calciatore top o un top team". "In tanti dicono che è l'anno del Napoli? A me non fa né caldo né freddo - ha concluso -. Bisogna saper distinguere quelli che te lo dicono per metterti più in alto possibile aspettando di sentire il tonfo, sperando in una caduta. Ma saremo pronti anche a questo, fa parte un po' della mentalità della nostra città, dei napoletani stessi".