Il primo cittadino partenopeo a Tgcom24: "Si colpiscano i veri responsabili della violenza"
Le trasferte per i tifosi del Napoli potrebbero essere vietate e il sindaco Manfredi non ci sta. A seguito degli scontri tra ultras che hanno paralizzato l'Autostrada A1 lo scorso 8 gennaio, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è pronto a intervenire con un decreto ad hoc vietando le trasferte ai tifosi azzurri e a quelli della Roma per più di un mese. Eventualità non gradita al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: "Rispetto le decisioni, ma mi augurerei che non si penalizzassero i veri tifosi della squadra che con la violenza non hanno a che fare".
Manfredi ha ribadito il proprio pensiero nel corso dell'intervista a TGcom 24: "Un intervento più selettivo aiuterebbe ad avere una risposta più efficace a un problema esistente, ma che va affrontato colpendo i veri colpevoli di atti violenti e gratuiti".
Per il primo cittadino, Napoli e i suoi tifosi sono ben diversi da ciò in cui vengono identificati: "Napoli è una città in cui il calcio è un elemento importante - ha continuato -. C'è grande sportività e non si può identificare la città con delle frange di tifosi violenti che sono una forte minoranza e che sono sempre stati gestiti da società e città con grande rigore. Per questo spero che i provvedimenti non penalizzino tutti, ma isolino queste frange fatte spesso da persone che allo stadio nemmeno entrano. Lo sport in questa dinamica è una scusa per una violenza fine a se stessa".