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I lusitani vincono 5-3: a Dany Mota (doppietta) e Ramos rispondono Pobega, Scamacca e Cutrone all’89’ ma nell’extra time, dopo il rosso a Lovato, segnano Jota e Conceiçao
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Si ferma ai quarti il cammino agli Europei Under 21 dell’Italia, che perde ai supplementari 5-3 con il Portogallo: non basta agli azzurrini reagire alla doppietta di Dany Mota e al gol di Gonçalo Ramos con le reti di Pobega, Scamacca e Cutrone, quest’ultima all’89’. Nell’extra time pesa il secondo giallo a Lovato, decidono Jota al 109’ e Conceiçao al 119’. Saranno i lusitani ad affrontare la Spagna (2-1 alla Croazia, sempre ai supplementari).
PORTOGALLO-ITALIA 5-3 dts
Nonostante la brutta partenza, nonostante il doppio svantaggio prima sullo 0-2 e poi sull’1-3, nonostante l’ennesimo rosso, gli azzurrini accarezzano il sogno della semifinale degli Europei di Under 21: alla fine, però, esulta il Portogallo, che conquista nell’extra time il posto in una semifinale tutta iberica con la Spagna. Il match sembra indirizzato già da subito a favore dei lusitani, trascinati dalla doppietta del ‘monzese’ Dany Mota che al 7’ segna con una splendida rovesciata sugli sviluppi di un corner e al 31’ concretizza un’altra azione da calcio d’angolo. Al 45’, però, l’occasione da palla ferma premia la squadra di Paolo Nicolato, e nello specifico Tommaso Pobega, che riaccende le speranze a pochi secondi dall’intervallo. Nella ripresa Gonçalo Ramos sembra chiudere i conti al 59’, ma trenta secondi dopo Gianluca Scamacca riapre il match sfruttando da pochi passi un’azione costruita da Raspadori e Frattesi.
L’assalto dell’Italia è costante e viene premiato all’89’: a realizzare la rete del 3-3 è Patrick Cutrone, che raccoglie nel migliore dei modi l’invito di Sottil e batte Diogo Costa. Si va ai supplementari dove però, dopo nemmeno un minuto, gli azzurrini restano in dieci: la sesta espulsione di questa fase finale è quella di Matteo Lovato, cui viene inflitto il secondo cartellino giallo per un contrasto in aria con braccio largo. Gli spazi, inevitabilmente si aprono e l’Italia risente dell’uomo in meno: il Portogallo ne approfitta e si riporta, stavolta definitivamente, in vantaggio, al minuto 109, con la rete di Jota, bravo a chiudere una triangolazione con Romario Barò. Nonostante il cuore, gli azzurrini capitolano definitivamente a un minuto dalla fine: a segnare la rete del definitivo 5-3 è Francisco Conceiçao (figlio del tecnico del Porto ed ex giocatore di Inter e Lazio, Sergio), che sigilla la vittoria lusitana e mette la parola fine all’avventura dell’Italia.
"Giusto fare i complimenti agli avversari, giusto farli anche ad una squadra vincente come la nostra, sono molto orgoglioso di averli allenati. E' l'ultima per tanti di loro, abbiamo dimostrato sempre di avere carattere. Abbiamo affrontato una squadra di grande livello e lo abbiamo fatto nel modo giusto. Non ho rimpianti. Questi ragazzi hanno dato tutto. E' stato un biennio indimenticabile", ha commentato il ct Paolo Nicolato.
DANIMARCA-GERMANIA 7-8 dcr
Proprio come il Portogallo, anche la Danimarca è costretta a giocare i tempi supplementari dopo essere stata raggiunta nel finale, ma a differenza dei lusitani i danesi arrivano a giocarsi la qualificazione ai rigori contro la Germania, perdendo. Non basta il gol al 69’ di Wahidullah Faghir, entrato solo tre minuti prima al posto di Bruun Larsen, per consegnare quella che sarebbe stata la terza qualificazione in assoluto in semifinale, la prima dal 2015. A trovare il pari per i tedeschi, all’88’, è infatti l’attaccante dell’Anderlecht Lukas Nnmecha, su azione da calcio d’angolo. Durante l’extra time Jonathan Burkard completa la rimonta, stoppando in area il pallone crossato dalla sinistra da Raum e non lasciando scampo a Christensen al minuto 100. Otto minuti dopo, però, l’ingenuo sgambetto di Mai su Isaksen in area permette a Nelsson di pareggiare dal dischetto, si va alla lotteria dei rigori. Qui i danesi non hanno la stessa fortuna: la Germania sbaglia per prima con Burkhardt, ma la Danimarca fallisce con Faghir e, arrivati ai tiri ad oltranza, con Kristiansen. Jaeckel firma quindi il penalty decisivo, la Germania vola in semifinale dove affronterà l’Olanda.
SPAGNA-CROAZIA 2-1 dts
Nonostante il brivido dovuto all’appendice di 30 minuti che il tecnico Luis de la Fuente si sarebbe risparmiato volentieri, la Rojita approda alle semifinali dell’Europeo Under 21, battendo una Croazia mai doma e capace di sfruttare le poche disattenzioni degli iberici per portare la partita all’extra time. La Spagna, nel complesso, legittima il successo con una prestazione solida, che vede fra i protagonisti dei tempi regolamentari anche il milanista Brahim Diaz, vicino al gol al 27’ con una conclusione pericolosa. La rete del vantaggio arriva però soltanto al 67’: a firmarla è Javi Puado, entrato pochi minuti prima al posto di Fer Niño, che sfrutta al meglio da pochi passi una gran giocata individuale di Bryan Gil. Le giovani Furie rosse sembrano gestire il vantaggio, ma si fanno raggiungere nel recupero: la spinta di Guillamon in area su Biuk è ritenuta fallosa dall’arbitro Kruashvili, Ivanusec trasforma dal dischetto. Nei supplementari gli spagnoli tornano a macinare gioco, e questa volta la Croazia va a corto di ossigeno: ne approfitta, al minuto 110, ancora Puado: l’attaccante dell’Espanyol riceve il pallone da Cucurella, si libera di un paio di difensori in area e supera il portiere croato (e del Chievo) Adrian Semper: gli ultimi dieci minuti sono pura accademia, la Spagna stavolta non commette ingenuità e può festeggiare l’ingresso fra le prime quattro in Europa, restando in lizza per il bis dopo il successo del 2019.
OLANDA-FRANCIA 2-1
È Myron Boadu l’eroe della qualificazione della nazionale Under 21 olandese alle semifinali dell’Europeo. Alla Boszik Arena di Budapest, infatti, non basta alla Francia chiudere il primo tempo in vantaggio grazie alla rete di testa di Dayot Upamecano al 24’, su cross dalla bandierina di Diaby: nella ripresa, infatti, l’attaccante dell’Az Alkmaar pareggia al 51’ quasi casualmente, intercettando il tiro dalla distanza del compagno di squadra Harroui e battendo Meslier in uscita, e al 93’, quando tutto sembra pronto per i supplementari, spezza i sogni di gloria dei giovani francesi (che in campo schierano, tra gli altri, anche il milanista Kalulu) con la rete in spaccata su lancio di Justin Kluivert. Gli Jong Oranje approdano così in semifinale per la prima volta dal 2013.