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Italia in missione Mondiale: la squadra di Spalletti è quasi fatta

Non conosciamo ancora gli avversari, ma il ct ha le idee chiare sugli Azzurri da convocare per non fallire ancora l’appuntamento iridato

di Simone Malagutti
13 Dic 2024 - 13:58

Un tempo era una formalità, ma dopo due mancati Mondiali il sorteggio per la coppa del mondo suscita ansia ed enorme interesse, perché tre assenze consecutive dell'Italia non sono ammissibili. L'urna di Zurigo ha messo gli Azzurri (teste di serie) davanti a due possibili cammini, legati al risultato dal quarto di finale di Nations League contro la Germania. Se l’Italia superasse i tedeschi, finirebbe nel gruppo A con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. Gruppo breve, da 4 squadre: 6 partite complessive da giocare tra settembre e novembre 2025.

In caso di eliminazione in Nations contro la Germania invece, gli Azzurri inizierebbero il cammino già in giugno nel girone I a 5 squadre, con la pericolosa Norvegia di Haaland, Israele, Estonia e Moldova. Se però non conosciamo ancora i nostri avversari, possiamo ipotizzare almeno in gran parte quali saranno i giocatori che il ct sceglierà per centrare la qualificazione mondiale. 

Il gruppo di Spalletti è infatti pressoché definito per quanto riguarda 17/18 giocatori, mentre per gli altri 8/9 posti ci sarà da lottare:
in porta Donnarumma e Vicario sono sicuri, alle loro spalle ci sarà uno tra Meret (favorito), Provedel, Di Gregorio e Carnesecchi.
in difesa, tra esterni e centrali, Spalletti punta decisamente su Bastoni, Buongiorno, Calafiori, Cambiaso, Di Lorenzo, Dimarco e Udogie. Sicuro anche Scalvini se non avrà nuovi intoppi dopo l'infortunio al crociato e quasi sicuro anche Bellanova.
a centrocampo i punti fermi sono Barella, Frattesi, Ricci e Tonali. Per Pissilli e Rovella, in ascesa, semaforo giallo ma tendente al verde. Fagioli e Pellegrini sembrano perdere terreno, Locatelli deve ancora Convincere il ct.
in attacco ok Kean, Retegui e Raspadori, che però rischierebbe se nel Napoli continuasse a giocare poco o nulla. Ok anche Maldini, ma dietro di loro c’è grande bagarre. Chiesa per esempio, dopo essere stato definito da Spalletti il nostro Sinner, deve uscire dal vicolo cieco in cui sembra essersi chiuso a Liverpool e oggi, complice anche il nuovo sistema di gioco scelto dal ct, è praticamente fuori dai giochi.

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