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L'INTERVISTA

Italia, Pafundi: "Un onore la n.10 dell'U19, ma sogno la Nazionale maggiore"

Il talento degli azzurrini di Corradi: "Siamo super concentrati sulla partita con la Spagna e vogliamo arrivare fino in fondo"

23 Lug 2024 - 17:16

Molto presto, sin da giovanissimo, per Simone Pafundi si sono scomodati i paragoni più grandi possibili. È pur vero che vedendolo correre sul campo con la 10 sulle spalle e ammirandone i tocchi col piede mancino ci vuole ben poco per fare delle associazioni. Da quel piede sinistro viene fuori un calcio di altissima qualità: si capisce subito che in lui c'è qualcosa di speciale, è quel talento lì, così puro e immediato che è impossibile da non riconoscere. Se ne accorse fra i primi Roberto Mancini, che lo chiamò in Nazionale maggiore facendolo esordire ancora giovanissimo (16 anni 8 mesi e 2 giorni) il 16 novembre del 2022 in un Albania-Italia a Tirana.

"Quel ricordo è ancora molto vivo nella mia mente - racconta lo stesso Pafundi da Belfast a Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT della FIGC -, ma ero molto piccolo. Ora il mio sogno è tornare in Nazionale maggiore e farlo in maniera più consapevole: sicuramente sono cresciuto, ho fatto un'esperienza importante fuori dall'Italia e sono pronto a giocarmi tutte le mie carte". Idee molto chiare e obiettivi ben precisi. Quando Pafundi parla non alza mai il tono della voce, ma arriva dritto, con la consapevolezza di ciò che vuole: "L'Azzurro per me vuol dire tanto. Ritrovarlo in una competizione così importante è motivo di grande soddisfazione e orgoglio. Non vedevo l'ora che arrivasse questo Europeo: era dalla qualificazione ottenuta a marzo che ci pensavo ogni giorno. Ora siamo qui, affronteremo una semifinale e vogliamo arrivare fino in fondo".

Sarà la Spagna l'avversaria degli Azzurrini: la sfida, che si giocherà al National Football Stadium di Belfast giovedì 25 alle ore 15, è il re-match della semifinale di un anno fa, quando a Malta l'Italia si impose 3-2 proprio sulle Furie Rosse: "Veniamo da una prima fase molto positiva - prosegue Pafundi -. Abbiamo fatto tre grandi partite e il ko con l'Ucraina (che in tutto il 2024 non ha comunque perso mai una partita, ndr) è stato solo un inciampo. Siamo super concentrati sulla partita con la Spagna e vogliamo arrivare fino in fondo: siamo una squadra molto forte e possiamo fare ancora meglio. La sconfitta nell'ultima giornata ci farà da insegnamento per la semifinale: dobbiamo rimanere più focalizzati in alcune fasi delle partite. Corradi ci lascia molto tranquilli e credo che la qualità del nostro gioco sia una grande arma che dobbiamo provare a sfruttare. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di vincere l'Europeo, la vittoria di un anno fa sicuramente genera attenzione maggiore sul nostro cammino, ma questo non deve metterci pressione, anzi: vogliamo replicare quel risultato".

Tanto passerà anche dalla qualità del 10 azzurro: miglior marcatore dell'Italia nella fase di qualificazione (5 reti) ancora non è andato a segno in questa fase finale. "Se mi manca il gol? Sì, ma a livello personale credo di aver giocato fin qui un buon Europeo. Posso fare sicuramente di più, ma il gol non è una priorità, mi interessa fare risultato e vincere". E farlo con la maglia più iconica avrebbe un sapore ancor più speciale: "Indossare la 10 dell'Italia è emozionante, è la maglia più bella - le parole finali di Pafundi -. Farlo in una competizione così è motivo di grande responsabilità e altrettanta soddisfazione".

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