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Italia, Spalletti: "Sogno partita a carte in aereo con il Presidente'

Il ct azzurro da Fazio: "Imparerei pure a fumare la pipa se ci fosse tutto quel contesto"

10 Mar 2025 - 09:31
 © Getty Images

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"Sogno una partita a carte su un aereo con il Presidente della Repubblica, con quel 'soprammobile' lì. Sarebbe una cosa memorabile, imparerei pure a fumare la pipa se ci fosse tutto quel contesto". Luciano Spalletti ripensa al 1982 e a quell'aereo che riportava in Italia da Madrid i neocampioni del mondo assieme al Presidente Sandro Pertini e svela il suo sogno. Poi il ct azzurro parla della sua squadra che sta ringiovanendo e che il 20 e 23 marzo giocherà i quarti di Nations League contro la Germania. "Siamo ripartiti dai giovani perché pensiamo che abbiano energia e novità da farci vedere, e che ci proiettano nel futuro - ha detto il ct azzurro ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove - I giovani tirano sempre fuori cose nuove, ma è chiaro che poi bisogna per forza assumersi delle responsabilità importanti, che a volte ti schiacciano. Ma è proprio dalla 'pesantezza' che poi vediamo che persone siamo".

E ancora: "Italia-Germania è la partita che ogni allenatore vuole giocare, è come da calciatore di Inter e Milan non giocare il derby. Sono poco preoccupato perché cerco sempre di trasmettere ai calciatori di mettere tutto sul piatto della bilancia, l'emozione c'è ma il pericolo e la paura sono diverse. Siamo in un bel momento, abbiamo ritrovato attaccanti forti come Retegui e Kean che stanno facendo valere". Un pensiero al Napoli: "Napoli è la mia ultima esperienza nei club, non avrei mai potuto allenare un'altra squadra in Italia".

Poi una riflessione su cosa significhi indossare la maglia dell'Italia. "Quando arriviamo negli hotel prima delle partite - ha detto ancora Spalletti - è sempre pieno di tifosi che sventolano le bandiere dell'Italia, succede sia qui che all'estero. E lo fanno come se quelle bandiere fossero le foto dei figli che non vedono da tempo. Ne devi tenere conto, soprattutto all'estero quando incontriamo gli emigrati: per loro la bandiera dell'Italia è qualcosa di importantissimo".

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