La Nazionale rischia visto che, nonostante le partecipanti siano salite a 48, l'Europa ne porta solo 16 e cioè 3 in più rispetto al recente passato
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Fino a qualche anno fa andare al Mondiale era considerata una specie di formalità. Certo, c'erano le qualificazioni ma, solitamente, l'Italia non aveva grossi problemi, anche quando i gironi non erano facilissimi. Poi è arrivato il 2017, lo spareggio con la Svezia, l'addio a Russia 2018 e, giusto per non farsi mancare nulla, quattro anni e mezzo dopo il bis con la Macedonia del Nord che ci ha escluso da Qatar 2022. Ce n'è abbastanza, insomma, per farsi venire un attacco di ansia da prestazione in vista di Canada-Messico-Usa del 2026.
Certo, ai più verrà da pensare: "Ma come, ci sono 48 partecipanti, è un Mondiale mastodontico, vuoi che possa mancare, e per di più per la terza volta, la Nazionale italiana?". Tutto giusto a livello teorico se non fosse che, il noto terzomondismo della Fifa, nato più che altro dalla volontà di accaparrarsi i voti dei continenti meno importanti calcisticamente ma più ricchi di federazioni, ha assegnato all'Europa 16 posti, solo 3 in più di quando siamo stati fatti fuori agli spareggi.
Anche ora, come allora, si qualificano direttamente solo le prime dei 12 gironi, le seconde vanno ai doppi playoff ai quali parteciperanno anche le 4 migliori vincenti dei gruppi di Nations non qualificate. Il sorteggio dei gruppi ci sarà il prossimo 13 dicembre a Zurigo. L'Italia ha il vantaggio di essere testa di serie insieme a Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Inghilterra, Olanda, Croazia, Danimarca, Belgio, Svizzera e Austria. Non ci troveremo di fronte l'ostacolo delle big. Le altre fasce, però, nascondono insidie. Nella seconda, per esempio, ci sono Turchia, Norvegia, Slovacchia, Serbia, Svezia, Grecia, Romania, Galles, Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina e Ungheria. Nella terza Bosnia, Israele, Scozia, Slovenia, Georgia, Macedonia del Nord, Eire, Albania, Finlandia, Irlanda del Nord, Islanda e Montenegro. Quarta e quinta, per fortuna, non possono oggettivamente spaventare.
Ovvio, quindi, che molto dipenderà da chi pescheremo dall'urna delle seconde e terze fasce. Nel 2017 ci ha costretto allo spareggio la Spagna, oggettivamente superiore, nel 2022 la Svizzera, che comunque ci ha anche dato una bella lezione anche a Euro 2024. Non resta che sperare, più che nel sorteggio, che la nostra Nazionale arrivi al momento decisivo con i giocatori nella condizione migliore e con il gioco voluto da Spalletti ormai mandato a memoria.