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SPAGNA '82

Maradona, Zico, Platini e Paolo Rossi: il Mondiale dei fuoriclasse

La coppa del mondo di 40 anni fa è stata l'occasione per ammirare i giocatori che hanno fatto la storia del calcio

di Andrea Cocchi
11 Lug 2022 - 08:00
 © twitter

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Forse mancava l'Olanda che aveva incantato il mondo otto e quattro anni prima. Forse nemmeno, visto che era alla fine di un ciclo straordinario. Spagna '82 è stato, senza ombra di dubbio, il Mondiale più ricco di fuoriclasse della storia. Maradona, Kempes, Passarella, Falcao, Zico, Platini, Rummenigge, Paolo Rossi, Zoff, Bruno Conti, Boniek più tanti altri che hanno reso il periodo dal 13 giugno all'11 luglio 1982 uno dei più spettacolari della storia del calcio

Magari si potrebbe pensare che il giudizio sia in qualche modo falsato dal fatto che l'Italia quel Mondiale lo abbia vinto. In realtà è proprio un dato oggettivo. C'era l'Argentina, campione del mondo in carica, che a quel gruppo straordinario aggiungeva il più forte giocatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, e un altro che nel corso della carriera ha dimostrato di essere un campione vero come Ramon Diaz. Il Brasile che, a detta di tutti gli addetti ai lavori, è stata la nazionale più forte di tutti i tempi seconda solo alla Seleçao campione del mondo a Messico '70: Leandro, Junior, Falcao, Cerezo, Zico, Socrates ed Eder. Ci sarebbe potuto essere anche un giovane Careca che però, infortunato, fu costretto a lasciare il posto a un dimenticabile Serginho. La Francia di Platini che, al fuoriclasse che sarebbe passato alla Juve dopo quel Mondiale, aggiungeva Tigana, Giresse e Genghini, in un centrocampo senza veri mediani, dotato di una tecnica individuale fuori dal normale. 

Poi c'era la Germania Ovest, campione d'Europa in carica. Schumacher in porta, Kaltz terzino destro, uno dei più abili crossatori della storia, Briegel dall'altra parte, Karlheinz Förster stopper e Stielike libero. Breitner a centrocampo e Littbarski a ispirare Rummenigge e uno tra Hrubesch e Fischer in avanti. Nella Polonia, arrivata al terzo posto finale, una delle sorprese della competizione insieme al Belgio che ha battuto l'Argentina campione del mondo nella partita inaugurale, il punto di forza era Boniek, a cui si aggiungevano i reduci dallo splendido Mondiale del 1974 come Lato, Zmuda e Szarmach. Anche le selezioni meno quotate come la Jugoslavia poteva contare su giocatori tecnici come Safet Susic o l'Algeria, capace di battere nella prima uscita mondiale la Germania Ovest poi finalista, su uno come Rabah Madjer. Un'altra selezione piena di giocatori di ottimo livello era la Scozia, che però fu eliminata al primo turno: Souness, Strachan, Dalglish, Brazil e Work. Insomma, Spagna '82 è stata davvero la fiera del calcio e difficilmente si potrà assistere ancora a un Mondiale di quel livello. 

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