Dopo il caso Tonali-Zaniolo il ct deve riuscire a staccare la mente degli azzurri dalle vicende extra campo
La testa a Malta e a Wembley. Fosse facile... Gli azzurri si sono visti portare via due compagni, e restare concentrati non deve essere la cosa più semplice. Per Luciano Spalletti, perlomeno, c'è la certezza che, nelle difficoltà, la Nazionale è sempre riuscita a dare il meglio di sè, basti pensare a Spagna '82 o al Mondiale 2006, quando, in mezzo alle critiche più dure, gli azzurri hanno saputo compattarsi e vincere. Sì ma in quei casi, perlomeno, non era stato portato via nessuno...
Ora Spalletti deve invece fare a meno di uno dei titolari in mezzo al campo e a una valida alternativa davanti. A centrocampo, a questo punto, è sicuro l'impiego di Frattesi, con Locatelli e Bonaventura, mentre davanti il tridente sarà quello formato da Berardi, Raspadori e Kean. In difesa, davanti a Donnarumma, ci saranno Di Lorenzo a destra, Mancini e Acerbi centrali e Dimarco a sinistra. Pensare al campo, ora, non sarà semplicissimo ma è l'unica cosa da fare.
Per sopperire al ritorno a casa di Zaniolo e Tonali per la vicenda scommesse, Spalletti ha chiamato Stephan El Shaarawy. Intanto però il ct perde un'altra pedina: Federico Chiesa ha lasciato il ritiro oggi, dopo un consulto con i medici: tornerà quindi dalla Juventus.