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Il ct azzurro dopo il Venezuela: "A volte siamo stati superficiali. Bisognava metterci anche più forza"
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Luciano Spalletti tutto sommato sereno dopo la vittoria di misura sul Venezuela, il ct azzurro non vuole però sentire parlare di moduli nonostante l'Italia abbia fatto meglio nel finale col 4-3-3 rispetto al 3-4-2-1 iniziale: "Quando si fanno errori come quello sul rigore concesso o sul gol subito, poi è inutile parlare di sistemi di gioco e di calcio. Poi però si è fatta una buona partita sia con la difesa a tre che con quella a quattro, la squadra ha riconosciuto i vantaggi che doveva prendere quando aveva palla".
Quindi non è bocciato il sistema tattico iniziale? "Non è mai un caso quel che succede, per quanto ci riguarda... Stiamo lavorando per dare una direzione alla squadra, a volte siamo stati superficiali e leggeri, dal punto di vista dell'impatto fisico serviva metterci più forza - le parole alla Rai -. Prima vanno messe a posto queste cose, che sono la base, poi si può parlare di altro".
Inevitabile parlare della doppietta di Retegui, l'Italia ha trovato il bomber che cercava? "Chi fa gol mette sempre qualcosa in più degli altri. Poi ha tenuto bene palla per far salire la squadra, ha finalizzato, ha messo il fisico e difeso di testa nelle situazioni di ripiego. Ha fatto quello che doveva fare".