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L'INTERVISTA

Spalletti: "Vogliamo il Mondiale. Ranieri sta sistemando Pellegrini, favorevole a Chiesa in Italia"

Il ct azzurro: "Stiamo costruendo un gruppo coeso e con la voglia di crescere"

22 Gen 2025 - 17:24
 © Getty Images

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Lo staff della Nazionale sta preparando i playoff di Nations League contro la Germania, ma per Luciano Spalletti questo periodo senza partite è anche l'occasione per fare un bilancio della prima parte della sua avventura come ct azzurro. Dall'Europeo disputato male all'ottima Nations League, l'Italia sta crescendo: "Quando si hanno momenti difficili come il nostro durante l'Europeo, le parole servono a poco. Serve condividere un'idea, un'emozione per ripartire e raggiungere i risultati tutti insieme".

Il futuro coi giovani

La Nations League è una tappa intermedia dell'obiettivo finale che è la qualificazione al Mondiale 2026. "Mi è piaciuto l'impegno che si è visto in questa competizione - ha sottolineato Spalletti a Vivo Azzurro -, questo significa che lavoriamo con un gruppo di calciatori che ha immense qualità. Ora ho la possibilità di avere un gruppo consolidato per quello che sarà il futuro e molti altri ragazzi stanno emergendo". In questo biennio Spalletti potrà contare anche sui giovani in ascesa: "Non possiamo fare a meno della loro energia, anche se del giocatore esperto c'è sempre bisogno perché sa scegliere i momenti in cui determinare. Noi semmai dobbiamo stare attenti a gestire il troppo entusiasmo, ma i ragazzi sono il nostro futuro".

L'Europeo sbagliato e il Mondiale

Luciano Spalletti è tornato sul brutto Europeo disputato in Germania: "Quando ci siamo ritrovati alla prima convocazione, ne abbiamo parlato. Probabilmente ho sbagliato qualcosa a voler tutto e subito. Quando il messaggio che passi è troppo denso, si rischia di inceppare i meccanismi. La qualificazione al Mondiale è importantissima per la nostra Nazione, tutti aspettano che l'Italia giochi da ogni parte del mondo. Noi siamo alla ricerca di una nostra identità da sviluppare per il nostro calcio. Ci stiamo lavorando, ora si vede una squadra che fatica per essere un gruppo compatto, coeso e con la voglia di diventare forte con un calcio aperto, libero e totale".

Essere il ct dell'Italia

Nel corso dell'intervista ai canali ufficiali della Figc, Spalletti ha parlato anche delle proprie sensazioni come ct azzurro: "L'orgoglio di guidare questa squadra è una emozione permanente, è qualcosa che riempie tutti i miei pensieri. Io scriverei sulla carta d'identità che sono il ct della Nazionale dall'emozione che mi suscita. Però ci sono delle cose che devo modificare del mio pensiero, perché sarebbero troppo per questi ragazzi, ma devo essere in grado di metterli a conoscenza di alcuni aspetti che se sottovalutiamo poi rischiamo di dovercene pentire".

Sui giocatori da recuperare

Il gruppo dell'Italia è compatto e coeso, praticamente fatto, ma il ct Spalletti spera di poter vedere evolvere alcune situazioni importanti a proprio favore. Pellegrini è un giocatore che Ranieri sta sistemando, ha qualità tecniche e gol nelle gambe. Anche Chiesa spero possa trovare continuità in campo, sarei molto favorevole a un suo rientro in Italia per poterlo seguire meglio, come facciamo con Orsolini e Politano. Anche Zaniolo, Maldini... Cambiaso? E' un giocatore moderno, ideale per me perché si serve del suo talento per aiutare quelli che ne hanno meno".

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