Il ct azzurro: " Non è facile gestire tutto questo interesse, questa pressione"
© lapresse
Alla vigilia della sfida con l'Armenia, che potrebbe portare l’Under 21 in testa al gruppo A di qualificazione all’Europeo 2021, Paolo Nicolato prende le difese di Moise Kean: "In questi giorni è stato perfetto. Non è facile gestire tutto questo interesse, questa pressione, questa amplificazione delle sue gesta - ha spiegato il ct azzurro -. Con me qui sia l’altra volta, quando è stato punito oltremisura, che stavolta si muove bene nel gruppo, ha voglia di giocare. Deve conciliare talento, motivazione e tranquillità. Alla sua età non è facile”.
Gli azzurrini sono reduci dal convincente successo contro l'Islanda e Nicolato non vuole cali di tensione. “Il pericolo è più nervoso. Noi siamo arrivati alla partita con l’Islanda senza certezze, con una difesa quasi inventata e un centrocampo con delle novità: e abbiamo fatto buona partita. Il pericolo è credere di aver fatto cinque passi avanti e che questa partita sia più facile, ma sarà difficile. Dal punto di vista nervoso abbiamo speso molto e le partite sono ravvicinate - ha avvertito il commissario tecnico -. Bisogna tenere su l’attenzione. Non sottovalutare l’avversario. Perché come si dice dalle mie parti ‘tranquillo è morto giovane’. Le qualità tecniche nostre, che sono buone, non bastano se non abbiamo stessa intensità di gioco, che per il momento non abbiamo perché tanti giocatori non hanno un grande minutaggio nelle gambe”.
Armenia battuta 1-0 all'andata, ma da non sottovalutare. "Ci aveva creato qualche problema con le ripartenze. Noi siamo una squadra di palleggio, più che di gamba. E certi rischi dobbiamo metterli in conto: la nostra idea è portare molti giocatori nella metà campo avversario, qualche ripartenza dobbiamo concederla per forza. Ma dobbiamo limitarle al minimo. Poi non è che giochiamo a porta vuota, il portiere serve a quello".
Sull'obiettivo del suo lavoro. "L’obiettivo è formare un gruppo di giocatori che magari non sono pronti subito per giocare ma prepararli quando ci sarà bisogno. Dare esperienza a ragazzi che non ce l’hanno. Quindi dovremo avere pazienza, perché l’esperienza non arriva senza errori".