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Under 21, Nicolato: "La Svezia ci farà soffrire, ma noi giochiamo per vincere"

Il ct alla vigilia di un match chiave per la qualificazione all'Europeo di categoria: "Il nostro obiettivo è dare continuità. Lucca? Ha l'attenzione di tutti, emotivamente non è facile"

11 Ott 2021 - 15:23
 © Getty Images

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Paolo Nicolato prepara gli azzurrini all'importante match contro la Svezia, scontro diretto per la qualificazione ai prossimi Europei Under 21: "Il nostro obiettivo è avere continuità, spero che i ragazzi abbiano recuperato dopo la partita contro la Bosnia, possono fare una prestazione importante - ha detto il ct in conferenza stampa -. Mi aspetto una partita di buon livello, la Svezia è una squadra che ci farà soffrire. Non sarà una gara a senso unico, dovremo saper attaccare bene e leggere i momenti. In queste gare non c'è mai niente di scontato".

La partita, in programma martedì pomeriggio a Monza, è la quarta del girone per Tonali e compagni, ancora a punteggio pieno con tre vittorie su tre: "Rispetto a un anno fa ora siamo più pronti, i ragazzi hanno giocato e stanno giocando anche nei club - ha sottolineato Nicolato -. Sappiamo interpretare bene i momenti, viviamo bene gli errori. Noto che le difficoltà sono delle opportunità per migliorarci e sono davvero contento di questo. È una squadra che mi piace, questo non ci dà garanzia di risultati perché ci sono gli avversari, ma mi piace il clima e come affrontano il lavoro". 

Gli avversari sono attualmente in vetta al Gruppo F, ma con una gara in più: "Le squadre che possono giocarsi la qualificazione siamo noi, la Svezia e l'Irlanda. Tutti gli scontri diretti hanno il loro peso, noi dobbiamo giocare per vincere. Ci sono ostacoli per tutti e dobbiamo sempre stare su con le antenne, ma gli scontri diretti hanno un loro valore".

Infine il discorso si è spostato su uno dei calciatori più chiacchierati del momento, Lorenzo Lucca, bomber del Pisa che ancora non si è sbloccato in Nazionale: "Se deve ancora adattarsi? Abbiamo lavorato poco anche perché si è allenato a parte. La verità sta nel mezzo: noi dobbiamo capire meglio lui e viceversa. Deve anche capire quali sono i ritmi a livello internazionale, non è facile fare una gara così dopo appena 5/6 partite in Serie B. Dobbiamo capire che c'è un centravanti di un certo tipo quando gioca lui, dobbiamo essere bravi noi a valorizzarlo al meglio. È molto difficile migliorare tutte le situazioni perché c'è poco tempo per lavorare. Per lui non è facile nemmeno emotivamente, adesso ha l'attenzione di tutti. Non è facile, anche se magari non se ne rende conto".

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