O' Ney avrebbe rischiato di dover scontare due anni di reclusione e pagare una multa da ben dieci milioni di euro
Pericolo scampato per Neymar che, durante il processo per corruzione e frode, si è visto ritirate tutte le accuse. Il procedimento, in corso al tribunale di Barcellona, riguarda presunte irregolarità relative al trasferimento del giocatore al Barça nel 2013. "Ritirare l'accusa contro tutti gli imputati e per tutti i fatti" di cui sono accusati, sono le parole del pubblico ministero in udienza. Una bella vittoria dunque per la stella del calcio brasiliano che, altrimenti, avrebbe rischiato di scontare due anni di reclusione e di pagare una multa da ben dieci milioni di euro.
Nel 2013 Neymar era passato dal Santos al Barça per 57,1 milioni di euro di cui 40 sono andati alla famiglia del giocatore e il 40 percento dei restanti 17,1 alla DIS. Ed è stata proprio la società d'investimento brasiliana DIS a sostenere che le cifre dichiarate ai tempi dal Barça fossero più basse di quelle reali e proprio per questo citò in giudizio O' Ney assieme ai suoi genitori, ai due club e agli ex presidenti Bartomeu e Rosell (Barcellona) e Rodrigues (Santos).
"La trattativa è stata portata avanti da mio padre, io non ho partecipato. Ho firmato quello che mi diceva lui", aveva dichiarato prima del processo il classe 1992. Per poi concludere: "Ho avuto opzioni da molti club, ma il mio sogno fin da bambino è sempre stato quello di giocare per il Barcellona. All'ultimo momento dovevo decidere tra Barça e Real Madrid, e il mio cuore ha scelto il Barcellona".