Il presidente della Figc al termine del consiglio federale: "Anche noi nei campionati domestici dobbiamo fare qualcosa"
"Sulla nuova formula della Champions sono orgogliosamente coinvolto. Devo dire che dopo aver presieduto una commissione come le licenze Uefa, che ha dato dei risultati incredibili, ed essere passato anche alla gestione della club competition con questo risultato, credo che chi ama il calcio, chi ama le emotività legate al calcio, ieri sera abbia vissuto un momento di grande esaltazione. Quindi io mi sono non divertito, io mi sono emozionato. È stato stupendo. Mentre seguivo una partita, cercavo di seguire la classifica, chi entrava, chi usciva. Chiaramente il mio cuore batteva per le squadre italiane e sono convinto che nei playoff comunque faranno bene, si faranno rispettare". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del consiglio federale, in merito alla formula della nuova Champiosn League.
"Il valore di quella competizione è un valore che distribuisce, coinvolge, emoziona. E quando il brand che noi presentiamo emoziona a questi livelli, permette, come sta facendo la Uefa, di andare sul mercato e chiedere una risposta a quel mercato sul valore del suo brand. Per questo la Uefa ha deciso di andare al posizionamento sul mercato dei diritti fino al 2033", ha aggiunto.
"Quindi questo fa capire che considerazione ha sul progetto del format. Ora, siccome noi siamo molto coinvolti in un processo legato alla globalizzazione, se questo ci appassiona, se questo ci riemoziona e se questo ci fa capire che noi abbiamo un risvolto a livello di impatto economico all'interno di un campionato, forse dovremo trarne, diciamo, esperienza, dobbiamo trarne le nostre conclusioni e capire se anche noi nei campionati domestici dobbiamo comunque fare qualcosa", ha concluso.