Il portiere camerunese a la Gazzetta: "Ho voglia di ricominciare a Manchester ma una parte di me è triste"
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Andrè Onana è il nuovo portiere del Manchester United. Riparte dalla Premier, dal tecnico che lo ha cresciuto all'Ajax (Ten Hag) e da un nuovo derby, ritrovando dall'altra sponda quel City contro cui ha disputato la sua ultima partita con l'Inter, a Istanbul, in finale di Champions. Il camerunese se ne va, lasciando in dote una clamorosa plusvalenza nelle casse del club e tanti rimpianti tra i tifosi con i quali si era creato una unione fantastica: "Ho voglia di ripartire con la mia nuova squadra - ha raccontato a La Gazzetta dello Sport - ma una parte del mio cuore è triste: lasciare l’Inter significa lasciare una famiglia, non una normale squadra. Ho capito che essere dell’Inter è un modo di stare al mondo, di vivere la vita".
Una lunga intervista in cui Onana ha spiegato il perché di questa separazione: "L’importante è essere onesti e dire sempre la verità alla gente. Io sono una persona che vuole sempre nuove sfide. Giocare in Premier e per un club come lo United è irresistibile. Tutte le parti volevano che ciò accadesse... Ma ciò che conta è che se fossi rimasto sarei stato ugualmente felice perché all’Inter non ho mai avuto alcun problema. Anzi, a Milano è nata una magia che è quasi difficile da spiegare". Ora è il momento dei saluti e dei ringraziamenti: "Grazie è la parola che voglio usare: la dico a tutti i lavoratori della Pinetina e della società, ai dirigenti, al presidente, al mister, ai compagni. Ma soprattutto ai tifosi: ho sentito che mi volevano davvero bene. Ho giocato a Milano un anno, ma sarò interista per sempre. Chissà, la vita è imprevedibile, magari un giorno tornerò anch’io... Intanto, non smetterò di cantare quel coro che mi piace così tanto: “Per tutti quei chilometri che ho fatto con te, Internazionale devi vincere...”.