Il nigeriano sta ritrovando la forma dopo lo stop, l'argentino ha riposato a Lisbona: protagonisti al Maradona
© Getty Images
Una ventina di minuti, recupero compreso, per Lautaro a Lisbona, un tempo intero per Osimhen a Madrid. L'argentino per rifiatare, il nigeriano per ritrovare con gradualità la migliore condizione atletica dopo l'infortunio. Napoli-Inter di domenica sera è anche la loro sfida, il confronto tra i due attaccanti più forti della Serie A: il Toro più riposato dopo i viaggi intercontinentali per gli impegni dell'Albiceleste e la doppia trasferta di Torino e in Portogallo, Victor decisamente più rodato dopo il rientro con l'Atalanta e il secondo tempo del Bernabeu. I numeri, al momento, propendono dalla parte del nerazzurro, in campionato 13 gol e due assist contro i 6 gol e un solo assist del napoletano, in Champions due reti per Lautaro, ancora niente per Osimhen. Di certo, però, sul conto di quest'ultimo pesa l'infortunio al bicipite femorale che gli ha fatto saltare Verona, Milan, Salernitana ed Empoli e la doppia sfida con l'Union Berlino. L'incrocio scudetto - l'Inter uscita indenne dall'Allianz Stadium ha la possibilità di allungare, il Napoli ritrovatosi con la cura Mazzarri può ritornare in piena corsa dimenticando le pene della prima parte di stagione - passa ora da loro due. Con una curiosità: ai 4 gol segnati da Lautaro agli azzurri, si contrappone l'assenza di reti per Osimhen all'Inter. La scorsa stagione il nigeriano ha superato i trenta gol, per la precisione 31, 26 in campionato (capocannoniere) e 5 in Champions, l'argentino ha raggiunto quota 28, 21 in Serie A (secondo miglior marcatore alle spalle proprio del nigeriano), 3 in Champions, 3 in Coppa Italia, e 1 in Supercoppa. Osimhen ha trascinato il Napoli allo scudetto, Lautaro ha alzato due Coppe e sfiorato la Champions (dopo aver vinto il Mondiale con l'Argentina). Per entrambi due grandissime annate, con l'attuale iniziata sulla falsariga della precedente, per Victor però interrotta a metà ottobre dall'infortunio patito in nazionale: sono il meglio che oggi la Serie A possa offrire, quella del Maradona sarà inevitabilmente anche la loro sfida.