I voti ai giocatori nerazzurri nel match contro il Milan
Handanovic 7,5 - Rientra dagli spogliatoi dopo un primo tempo di noia e all'improvviso si vede arrivare fuoco a raffica da Ibra e Tonali: strepitoso in tutti e tre i casi. Fondamentale per non perdere il vantaggio e consentire alla squadra di tornare a giocare con tranquillità.
Skriniar 6,5 - Dalle sue parti non si passa, che sia Rebic o Ibra: altra grande prestazione difensiva.
De Vrij 6 - Contiene il possibile Ibrahimovic a cui lascia poche occasioni, qualche sbavatura nei disimpegni e in impostazione.
Bastoni 6 - Prestazione solida, senza troppe sofferenze e difficoltà.
Hakimi 6 - Il bel duello con Theo Hernandez gli costa il cartellino giallo e la squalifica verso il Genoa. Gli manca il tocco decisivo negli ultimi metri. (38' st Young sv)
Barella 6,5 - Motorino inesauribile, fondamentale sul lato di Hakimi per supportare in costruzione e coprire in ripiegamento. Prova anche a togliersi lo sfizio del gol. (41' st Vidal sv)
Brozovic 6 - Il più appannato del centrocampo ma non per questo insufficiente, taglia e cuce tra difesa e mediana.
Eriksen 6,5 - Completamente trasformato, sia nell'attitudine che nel modo di giocare: meglio tatticamente che in costruzione, aiuta Perisic e Bastoni sul centro-sinistra. (33' st Gagliardini sv)
Perisic 7 - Vera e propria sorpresa di questa seconda parte di stagione nerazzurra, sbaglia pochissimo in ripiegamento e si rende pericoloso davanti. Ora sì è un quinto di centrocampo. (33' st Darmian sv)
Lukaku 7,5 - Primo tempo da assistman, nella ripresa prima viene ipnotizzato da Donnarumma poi però è implacabile in contropiede: punto di riferimento e bomber.
Lautaro Martinez 8 - Non si ferma più: quinto gol nelle ultime sei partite, oltre al solito inesauribile lavoro in pressing e nel recupero delle seconde palle. Quando gioca così, è giocatore completo. (33' st Sanchez sv)
All.: Conte 7 - Attacca e si lascia attaccare, si affida alla LuLa come al reparto difensivo per indirizzare il derby e anche il campionato. Tanti meriti, compresi la trasformazione di Perisic ed Eriksen e la gestione del gruppo in un momento particolare a livello societario.