Zoff: "Fatico a capire, non pensavo la situazione fosse così grave". Platini: "Basta con questo 2020"
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Tra i tanti che hanno ricordato Paolo Rossi, ci sono anche i compagni di tante battaglie e trofei, come Zbigniew Boniek, Dino Zoff e Michel Platini. "Per voi era un eroe nazionale, per me se ne è andato un amico - ha detto l'ex bomber polacco - Nel mio cuore ci sarà sempre un vuoto". Gli fa eco il portiere campione del mondo '82: "Non pensavo la situazione fosse così grave, è difficile ora capire e accettare che non ci sia più". "Michel Hidalgo, Robert Herbin, Maradona, ora Paolo Rossi, basta con questo 2020" lo sfogo di Le Roi.
BONIEK: "HO PERSO UN AMICO"
"Platini mi ha svegliato all'alba, nel mio cuore ci sarà sempre un vuoto". Così Zbigniew Boniek, presidente della Federcalcio polacca, ricorda ai microfoni di Sky Sport Paolo Rossi suo ex compagno di squadra nella Juventus. "Sono stati i tre anni piu' belli della vita mia, ero in una grande squadra. Paolo era fantastico. Quando sono arrivato alla Juve era sempre con me a Villar Perosa. Era un ragazzo fantastico, mi ha insegnato anche a giocare a scopa. Non sapevo che stesse cosi' male, l'avevo visto prima del lockdown all'inizio dell'anno a Roma ed era tutto sorridente come sempre. Paolo era sempre cordiale, sorridente e disponibile. Era molto altruista anche in campo, gioiva per i gol di Platini piu' che per i suoi gol", dichiara ancora Boniek. "Per voi era un eroe nazionale, per me se ne è andato un amico. Era una persona unica, con lui ho trascorso tanti bei momenti. Paolo Rossi è un italiano, tutti gli volevano bene aldilà delle squadre in cui ha giocato".
ZOFF: "DIFFICILE CAPIRE E ACCETTARE NON CI SIA PIU'"
"Fatico a capire, Paolo era intelligente, simpatico scherzoso . Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo - racconta all'ANSA Dino Zoff -, simpatico, veramente speciale. Non pensavo la situazione fosse così grave, e' difficile ora capire e accettare che non ci sia piu'". Un rapporto speciale quello nato nell'82, all'ombra di quel Mundial entrato nella leggenda. "Che anno che è stato - racconta il 78enne ex portiere - Indubbiamente straordinario, ma per arrivarci, a quel traguardo abbiamo dovuto pure soffrire. Siamo passati dal silenzio stampa prima di diventare campioni. Quello che avevamo costruito era un rapporto di amicizia, di regole il merito fu tutto di Bearzot, fu lui l'artefice di questa unione straordinaria. Ci responsabilizzo', era come un padre di famiglia, con tutti i canoni di una volta. E dopo 40 anni il lascito c'è tutto: adesso siamo sparpagliati per l'Italia, ma il rapporto rimane ed è un ricordo di grande fratellanza".
PLATINI: "GRANDE CALCIATORE E BRAVO RAGAZZO"
"Michel Hidalgo, Robert Herbin, Maradona, ora Paolo Rossi, basta con questo 2020. Paolo è stato un grande giocatore, un grande marcatore, tutti ricorda il suo Mondiale del 1982. Abbiamo giocato tre stagioni insieme alla Juventus, dal 1982 al 1985, e abbiamo vinto tutto". Così Michel Platini ricorda Paolo Rossi, scomparso oggi a 64 anni, suo ex compagno di squadra nella Juventus. In una dichiarazione riportata da l'Equipe. "È l'unico grande nome del calcio che si e' cosi' distaccato dal calcio. Senza dubbio la squalifica lo aveva ferito molto, e soffriva di grandi problemi fisici, perche' non aveva più il menisco. Quante ore ha passato sul lettino dei massaggi, con il ghiaccio sulle ginocchia. Dopo il 1982, era come se avesse fatto il Tour: era al culmine della sua vita. Dopo è stato diverso, ha giocato, ma senza essere mai teso, e' stato fantastico. Era un giocatore vivace, veloce e che capiva il gioco. Lo avevo visto due anni fa, abbiamo pranzato insieme, stava girando un film sulla sua vita. Era davvero un bravo ragazzo, Paolo".
CABRINI: "TU PER SEMPRE CON ME, FRATELLI SI DIVENTA"
"Tu per sempre con me, fratelli si diventa. Riposa in pace". Con queste parole, in un post su Instagram che li ritrae insieme, abbracciati, con la maglia azzurra, Antonio Cabrini ricorda il compagno di squadra e della nazionale Paolo Rossi.