Per i rossoneri decisiva una rete dell'ex Real a due minuti dalla fine. Ancora male Piatek
Con una rete di Theo Hernandez a due minuti dal 90° il Milan si toglie di dosso tutte le ansie da retrocessione e ritrova il successo dopo cinque partite battendo 1-0 il Parma. Al Tardini la formazione di Pioli parte forte e potrebbe andare in vantaggio già dopo 5' con Romagnoli che, da due passi, alza troppo la conclusione di testa. Al 23' è Sepe a respingere una buona conclusione di Kessie, La partita cala lentamente di tono e, nonostante un netto predominio territoriale (circa il 70% di possesso palla), i rossoneri non riescono a rendersi quasi mai realmente pericolosi e Sepe deve opporsi solamente a conclusioni da lontano di Calhanoglu e Suso. Fino all'88, quando una conclusione di Bonaventura da fuori finisce tra i piedi di Hernandez che infila il portiere dei ducali. Pioli vince la sua seconda partita da tecnico del Milan e ritrova il sorriso. Ancora negativa la prova di Piatek, sostituito nella ripresa da Leao e arrivato a 6 partite senza segnare (suo record negativo da quando è in Italia).
LA PARTITA
Sarà anche solo un brodino, ma quando manca il pane vale quanto il fois gras. Il Milan torna a vincere, e già questa è una notizia, e lo fa in fondo a un'altra giornata che si stava arrotolando su se stessa, tra conclusioni approssimative e un lungo e sterile possesso palla. Intendiamoci: i passi avanti della squadra di Pioli si erano già visti e sono tutto sommato costanti. Ma là davanti, dove Piatek non riesce proprio più a segnale - e di minuto in minuto si deprime - serviva ed è servita una mano dal cielo, un pizzico di fortuna, per far girare questa malandata ruota rossonera. Il minuto buono è l'88' e l'azione è, in fotocopia, una delle molte prodotte dal Milan per tutta la partita: giro palla anche discreto, tiro dal limite e, questa volta, il rimpallo giusto sull'uomo giusto. Il che, tradotto, fa pallone dalle parti di Hernandez con tanto di foto (leggi gol) al povero e incolpevole Sepe. Un brodino, mica roba da stellato, ma sono tre punti che fanno finalmente classifica - nel senso che la muovono - e riallargano soprattutto il sorriso su un gruppo che parte deciso ma si deprime (e poi alla fine spesso perde). Può bastare, anche se non basta, anche perché sono tre passi avanti verso la dead line di fine anno dove, come un Messia, si attende il ritorno di Ibrahimovic. E con lui, magari e se possibile, di un centrocampista di qualità ed esperienza. Inutile fare nomi, ma non ci vuole molto a capire quali e quanti siano gli scontenti di livello in giro per l'Europa.
Ma questo è un altro e prematuro discorso, perché oggi si fa con quel che c'è e tocca immaginarsi anche qualcosa per riaccendere Piatek e far esplodere le indubbie doti naturali di Leao. Perché una vittoria episodica non resti un episodio. Il Parma, dal canto suo, non ha fatto moltissimo per vincere. Ha controllato rimande basso basso e sperando di trovare lo spiraglio giusto in cui lanciare Gervinho. D'Aversa è senza punte da qualche settimana e questo limite, nascosto l'ultima volta dall'ottimo e inedito Kucka in versione falso nove, non sempre può essere superato. Per dire: puoi far circolare la palla quanto vuoi, ma prima o dopo serve la sponda del centravanti. E senza centravanti finisce per mancare la manovra. Questo nonostante un buon Kulusevski, un Kucka volitivo e qualche iniziativa non malaccio di Hernani. Poco, e comunque non abbastanza per portarla a casa. Ha deciso Hernandez, quasi sul gong, una volta ancora. Così Pioli può tornare a sorridere appena sotto casa.
LE PAGELLE
Piatek 5 - Stabilisce il suo primo "anti-record" italiano infilando la sesta giornata senza gol. E' anche sfortunato, dopo 7', gli rimpallano un destro a colpo sicuro da buona posizione, però lui non morde più il pallone con la cattiveria che aveva caratterizzato la sua prima stagione in Serie A. La sensazione è che potrebbe bastargli un nulla per tornare a sparare, ma anche che, in questo momento, non farebbe gol nemmeno se la porta fosse vuota e larga 14 metri.
Bonaventura 6.5 - E' l'unica vera nota positiva del Milan, Aveva già dato segnali di rinascita e la sua crescita sembra costante e importante. Sempre al centro del gioco, aiuta Bennacer nella gestione bassa del pallone sull'avvio delle azioni e accompagna le manovre offensive mettendo qualità e intelligenza.
Calhanoglu 6.5 - Gioca una quantità industriale di palloni sulla trequarti e mette in crisi il Parma con il suo costante movimento da sinistra a destra. Tira da tutte le posizioni e impegna Sepe in almeno un paio di occasioni. Giocatore centrale nella manovra di Pioli e assolutamente indispensabile.
Kulusevski 6.5 - Alterna qualche giocata di ottima qualità a qualche pausa. Si capisce perché sia finito nel mirino di club importanti, l'Inter su tutti, ma forse non è ancora abbastanza costante per un così significativo salto di qualità.
Sepe 6.5 - Sempre sicuro e mai davvero in difficoltà. E' bravissimo su Kessia al 23' e in generale molto attento sulle diverse conclusioni da fuori dei rossoneri.
Gervinho 5.5 - Si sbatte provando ad aggredire la profondità alle spalle dei centrali rossoneri, ma di fatto non trova mai lo spunto giusto per rendersi pericoloso. Fumoso.
IL TABELLINO
PARMA-MILAN 0-1
Parma (4-3-3): Sepe 6.5; Darmian 6, Iacoponi 6, Bruno Alves 6.5, Gagliolo 6; Hernani 5.5, Brugman 6 (25' st Cornelius 5.5), Barillà 5.5 (18' st Grassi 6); Kulusevski 6.5, Kucka 6, Gervinho 5.5 (42' st Sprocati sv).
A disp.: Colombi, Alastra, Dermaku, Laurini, Pezzella, Grassi, Camara, Sprocati, Cornelius, Scozzarella. All.: D'Aversa
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 6.5; Conti 6.5, Musacchio 6, Romagnoli 6.5, Hernandez 7; Kessie 5.5 (25' st Krunic 6.5), Bennacer 6, Bonaventura 6.5; Suso 6, Piatek 5 (18' st Leao 5.5), Calhanoglu 6.5.
A disp.: A, Donnarumma, Reina, Calabria, Rodriguez, Biglia, Castillejo, Gabbia, Krunic, Borini, Rebic, Leao. All.: Pioli
Marcatori: 43' st Hernandez
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Bennacer, Hernandez (M), Iacoponi (P)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Nessun giocatore del Milan ha segnato più gol di Theo Hernández in questa Serie A (3 al pari di Piatek).
• Theo Hernández è il giocatore del Milan che ha preso parte attiva a più reti in questo campionato: 4 (tre gol e un assist).
• Le tre reti di Theo Hernández con il Milan in campionato sono tutte arrivate in trasferta nel secondo tempo.
• Theo Hernández ha realizzato tre gol nelle otto partite più recenti in Serie A, nelle precedenti 72 nei top-5 campionati europei aveva segnato due reti.
• Il Milan non effettuava così tanti tiri (27) in un match di Serie A da ottobre 2018 contro il Genoa (28 in quel caso).
• Il Milan non ha subito alcun tiro nello specchio in una partita di Serie A per la prima volta da febbraio 2018 contro la SPAL.
• Il Milan ha registrato un possesso palla pari al 66.4%, solo contro il Verona a settembre ha fatto meglio in questo campionato (70.4%).
• Le ultime sei vittorie del Milan in Serie A sono arrivate con un gol di scarto.
• Per la prima volta in Serie A Krzysztof Piatek è rimasto a secco di gol per sei partite consecutive.