Il difensore dei ducali non fa sconti alla nuova proprietà: "Ci dobbiamo tutelare dopo tutti questi mesi"
Niente proroghe. I giocatori del Parma confermano l'ultimatum del 16 febbraio per pagare gli stipendi arretrati e avvertono la nuova proprietà. "Ci dobbiamo tutelare dopo tutti questi mesi di attesa - ha spiegato Massimo Gobbi -. Alla società abbiamo fatto presente che quella è la data più importante per il nostro futuro e non ci saranno ulteriori proroghe". Dunque o il Parma paga gli stipendi, o scatterà la messa in mora.
"Ora diamo comunque fiducia alla nuova proprietà, perché adesso possiamo fare solo questo - ha concluso il difensore crociato -. Arrivati a questo punto speriamo che tutto vada bene, ma sono stati mesi difficili. Spiace non aver sentito nulla sulla nostra situazione da Lega Calcio e Figc, visto che questa vicenda toccava comunque tutto il mondo del calcio".