"Opacità" e "condizioni di favore" per alcuni club, la Procura di Torino sta concludendo l'istruttoria
La "manovra stipendi" fa tremare la Juventus, ma non solo. Dopo il -15 inflitto alla società bianconera per il "caso plusvalenze", la Procura di Torino ha aperto un unico fascicolo per quanto riguarda gli stipendi e in questo sono comprese sia la manovra stipendi che le cosiddette "partnership opache" con alcuni club. L'istruttoria per questa seconda porzione si sta concludendo e non sono citati direttamente i nomi delle società coinvolte, "soprattutto" alcune che sarebbero Sampdoria, Empoli, Udinese, Atalanta e Sassuolo.
Non essendo citate direttamente, ma solo al momento frutto di ricostruzioni dovute ad intercettazioni, per le società coinvolte non c'è al momento deferimento né processo sportivo in vista, ma la domanda che i pm di Torino si stanno ponendo analizzando il materiale raccolto è sui rapporti tra la Juventus e queste società, configurando l'ipotesi di una violazione dell'equa competizione.
Le intercettazioni - Per i pm la "lealtà della competizione sportiva" è stata messa in pericolo mettendo in evidenza l'"opacità" di certe operazioni di mercato impostate con "condizioni di favore" per alcuni club, il tutto citando diverse intercettazioni tra cui una di Fabio Paratici, ai tempi ds della Juventus con un dirigente del Pisa sul possibile acquisto di Lorenzo Lucca: "Devi solo darmi le linee, poi ci penso io a mettere a posto. L'ho fatto per il Genoa, per l'Atalanta, per il Sassuolo tutta la vita... quando ho i parametri, poi sistemo tutto. Se va tutto bene, troppi soldi per tutti".
Le ipotesi della procura - Secondo gli inquirenti, ci sono diversi casi di accordi definiti opachi. Il prestito di Demiral è definito da Cherubini come "oneroso solo formalmente", ufficialmente dunque pagato ma in realtà gratuito. Oppure l'ingaggio di Locatelli dal Sassuolo per 25 milioni di euro, per gli inquirenti nasconde una cifra d'acquisto ben più alta non registrata attraverso dei bonus semplici "Magari gli diamo una mezza valutazione...".