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Dzeko e Perotti piegano il Pescara

All'Olimpico la squadra di Spalletti soffre, ma batte gli abruzzesi, agganciando il Milan al secondo posto e accorciando sulla Juve

28 Nov 2016 - 15:13

La Roma soffre, ma non sbaglia. All'Olimpico la squadra di Spalletti batte 3-2 il Pescara, aggancia il Milan al secondo posto e si porta a quattro punti dalla Juve. Dzeko sblocca la gara al 7' sugli sviluppi di un corner e poi raddoppia i conti all'11' sul filo del fuorigioco. Nella ripresa il Pescara si sveglia e accorcia le distanze al 60' con Memushaj, poi vanno a segno Perotti su rigore al 71' e Caprari al 74'.

La Roma fatica, ma risponde presente. Dopo il tonfo della Juve a Genova, la squadra di Spalletti supera con difficoltà il Pescara e si avvicina alla vetta. Tre punti sudati per i giallorossi, che partono forte con Dzeko, ma poi abbassano il ritmo, rischiando la beffa nel finale. Al netto della vittoria, certamente non un segno di maturità per questa Roma. Quando si tratta di chiudere la partita, gli uomini di Spalletti faticano a trovare la giusta cattiveria. Ormai è chiaro. Il problema non è tecnico, ma mentale e di atteggiamento. Tre punti a parte, infatti, in casa Roma le buone notizie arrivano soprattutto da Dzeko e Perotti. Il bosniaco è implacabile e grazie ai suoi gol i giallorossi restano in scia alla Juve a braccetto col Milan. Per il resto, la difesa giallorossa è sempre sul banco degli imputati. Questione di concentrazione e mentalità. 

Eppure all'Olimpico per la Roma la partita era iniziata nel migliore dei modi. Senza Manolas, El Shaarawy e Paredes, Spalletti parte con una sorpresa e fa esordire Gerson dal primo minuto in Serie A. Con Manaj in tribuna per la difesa decimata, nel Pescara la novità è invece Pepe titolare. In emergenza, la squadra di Oddo si piazza a protezione di Bizzarri, ma la Roma ha un altro passo e affonda subito il colpo col suo bomber. Dzeko sblocca la gara di forza, sfruttando il suo strapotere fisico in mezzo all'area, poi raddoppia i conti su perfetto assist di Perotti. Due sberle in undici minuti che indirizzano subito il match sui binari giallorossi. Con Strootman e Gerson in cabina di regia, Nainggolan si piazza tra le linee e attacca la profondità cercando il tris. A ritmi bassi la Roma si affida al palleggio e alle accelerazioni di Salah per continuare a mettere pressione alla banda di Oddo. Caprari prova a rompere il dominio giallorosso, ma Szczesny è attento. Sulla corsia sinistra la coppia Emerson-Perotti funziona bene e da quella parte la Roma spinge. Sul finire del primo tempo Dzeko ha sulla testa la palla del ko, ma la deviazione finisce sopra la traversa.

Nella ripresa Oddo fa entrare Verre e passa alla difesa a quattro, dando più equilibrio al Pescara. I giallorossi giocano a memoria dalla trequarti in sù, ma ogni tanto si distraggono in difesa concedendo qualcosa agli abruzzesi. Szczesny prima ferma Pepe dopo una dormita di Fazio, poi dice no anche a Verre. Ma non può nulla sul sinistro di Memushaj, che al 60' accorcia le misure dopo una bella discesa sulla destra di Zampano. Preoccupato, Spalletti manda in campo De Rossi, alla 400.ma presenza in Serie A con la maglia giallorossa, e la Roma allunga nuovamente grazie a un rigore di Perotti. Partita in cassaforte? Macché. Il Pescara infatti non molla e riaccorcia le distanze con Verre, bravo ad approfittare di un'indecisione in copertura dei giallorossi. Nel finale Salah e Strootman vanno vicini al poker, ma la squadra di Oddo non si arrende e continua a mettere pressione. Impauriti e col fiato corto, i giallorossi abbassano il baricentro, concedendo al Pescara gli ultimi assalti. Il risultato però non cambia e al triplice fischio Spalletti tira un sospiro di sollievo. La vetta è a quattro punti. Ma che fatica.

Dzeko 7,5: il bottino dice dodici gol. Implacabile nell'area piccola. Se la Roma porta a casa tre punti, il merito è quasi tutto suo
Perotti 7: sulla corsia sinistra è imprendibile. Regala l'assist a Dzeko per il secondo gol, poi si procura e calcia il rigore che decide il match
Szczesny 7: tiene a galla la Roma con due interventi super nelal ripresa
Emerson 5: nel primo tempo appoggia bene e supporta Perotti, nella ripresa dalla sua parte il Pescara affonda
Rüdiger e Fazio 5,5: bene fino al forcing finale, poi si fanno prendere dall'ansia e vanno in affannno
Caprari 6,5: entra a freddo e ci mette un po' a trovare il ritmo, poi si piazza tra Rüdiger e Fazio tenendo sempre in ansia la difesa giallorossa. Segna ed esulta
Verre 6,5: col suo ingresso il Pescara cambia modulo e faccia. Qualità e geometrie

ROMA-PESCARA 3-2
Roma (4-2-3-1): Szczesny 7; Bruno Peres 5,5, Rüdiger 5,5, Fazio 5,5, Emerson 5; Gerson 6 (27' st Totti 6), Strootman 6; Salah 6 (46' st Vermaelen sv), Nainggolan 5,5 (20' st De Rossi 5,5), Perotti 7; Dzeko 7,5.
A disp: Alisson, Crisanto, Juan Jesus, Soleri, Seck, Marchizza, Iturbe, Totti. All.: Spalletti 6
Pescara (3-4-2-1): Bizzarri 6,5; Vitturini 5 (1' st Verre 6,5), Zuparic 5, Biraghi 5; Zampano 6, Memushaj 6,5, Brugman 6, Crescenzi 5,5: Pepe 6, Benali 6 (32' st Cristante sv); Bahebeck sv (3' Caprari 6,5).
A disp: Aldegani, Muric, Mele, Maloku, D'Angelo, Forte, Pettinari. All: Oddo 5,5
Arbitro: Irrati
Marcatori: 7' e 11' Dzeko (R), 15' st Memushaj (P), 26' st rig. Perotti (R), 29' st Caprari (P)
Ammoniti: Rüdiger, Nainggolan, Emerson (R); Biraghi, Zupari, Caprari (P)
Espulsi: -

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