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Le vittime erano al seguito della loro nazionale, impegnata in una partita di qualificazione a Euro 2024. I giocatori scandinavi hanno deciso di non scendere in campo per il secondo tempo
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Sono due tifosi svedesi, in trasferta per seguire la loro nazionale contro il Belgio in una sfida verso Euro 2024, le vittime della sparatoria andata in scena a Bruxelles. Un uomo di nazionalità tunisina ha aperto il fuoco in pieno centro e ha urlato "Allah Akbar". Nelle immagini scattate da un residente della zona, si vede l'attentatore, un 45enne già noto alle autorità, con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, con un kalashnikov in mano, salire su uno scooter e fuggire dopo aver sparato in un atrio e aver colpito delle persone oltre a un taxi.
Le vittime indossavano la maglia della Svezia ed erano dirette allo stadio, l'ex Heysel, posto a circa 5 chilometri di distanza dal centro città, per seguire la partita. Ferito, ma fuori pericolo, il tassista. La partita Belgio-Svezia è stata poi sospesa e definitivamente interrotta su prima richiesta dei giocatori ospiti, che hanno deciso di non rientrare più per il secondo tempo. La sparatoria è giunta in un momento di grande tensione per la guerra in corso tra Israele e Hamas, anche se non sembrano esserci legami tra i due eventi.
STADIO EVACUATO PRIMA DI MEZZANOTTE
E' iniziata prima di mezzanotte, in maniera ordinata, l'evacuazione dei 35mila tifosi dallo stadio di Bruxelles. Tutti le persone sono state invitate e rientrare subito nelle loro abitazioni, seguendo le indicazioni delle forze dell'ordine belghe. In particolare, gli svedesi sono stati scortati dalla polizia. Le autorità locali avevano chiesto agli spettatori di rimanere all'interno dell'impianto fino a nuovo ordine. Dopo il pubblico, è toccato a squadre, arbitri e il resto dei presenti.
IL PRESIDENTE DELLA FEDERCALCIO SVEDESE: "DECISO ALLA SVELTA"
Il presidente della federcalcio svedese, Frederick Reinfeldt, ha spiegato la decisione dei giocatori di non voler più scendere in campo. "A metà partita i giocatori sono stati informati di quello che era avvenuto, in situazioni del genere ci vuole sempre qualche minuto per riuscire a capire la situazione. Abbiamo parlato con i giocatori e in maniera molto veloce abbiamo preso la decisione di non continuare a giocare. Amiamo il gioco del calcio ma questa è una situazione diversa. Una scelta che abbiamo fatto per rispetto della vita e della sicurezza delle partite qui", ha detto.
IL PREMIER SVEDESE: UNO SHOCK"
"Stasera siamo tutti stati scioccati dalla terribile notizia che diverse persone sono state uccise in strada a Bruxelles e che le vittime sarebbero cittadini svedesi. I miei pensieri stasera vanno ai morti, ai feriti e ai loro parenti", ha scritto il premier svedese Ulf Kristersson in un commento pubblicato dal quotidiano svedese Aftonbladet. "L'ufficio governativo e le autorità svedesi responsabili stanno ora lavorando intensamente per ottenere tutte le informazioni rilevanti su quanto accaduto e su quanto stanno facendo le autorità del Belgio per prevenire ulteriori atti di violenza", prosegue il premier. "E' stato mandato un sms dal Ministero degli Affari Esteri a tutti i numeri svedesi in Belgio. Agli svedesi presenti sul posto si chiede di essere vigili e di ascoltare attentamente le istruzioni delle autorità belghe", ha spiegato Kristersson.
UEFA: "PARTITA ANNULLATA PER MOTIVI DI SICUREZZA"
Dopo la decisione dei giocatori svedesi di non scendere in campo per il secondo tempo, la Uefa ha fatto sapere che a Bruxelles è stata definitivamente annullata "per motivi di sicurezza", la partita Belgio-Svezia, valida per le qualificazioni all'Europeo di calcio 2024. "A seguito di un sospetto attentato terroristico avvenuto questa sera a Bruxelles, è stato deciso, previa consultazione con le due squadre e le autorità di polizia locali, di sospendere la partita di qualificazione a Uefa Euro 2024 tra Belgio e Svezia. Ulteriori comunicazioni verranno effettuate a tempo debito", il comunicato.
LA SVEZIA HA CHIESTO DI NON GIOCARE PIU': GARA SOSPESA
Venuti a conoscenza della tragica notizia nell'intervallo, i giocatori della Svezia hanno chiesto di non scendere in campo per il secondo tempo e dopo un lungo dialogo con i rappresentanti della Uefa, delle rispettive federazioni calcistiche e delle autorità locali, la partita è stata sospesa sul punteggio di 1-1. Una volta presa la decisione, è stato chiesto al pubblico presente di rimanere all'interno dello stadio, per non aggravare una situazione già delicata sul piano dell'ordine pubblico.
"STADIO EVACUATO PRIMA DI MEZZANOTTE"
"Lo stadio Re Baldovino a Bruxelles (ex Heysel, ndr) sarà evacuato", lo ha dichiarato Manu Leroy, direttore della federazione calcistica belga. "L'intenzione è di evacuare lo stadio entro mezz'ora, verrà prima creato un perimetro sicuro e poi i tifosi verranno guidati fuori dallo stadio, blocco per blocco", ha spiegato. Nel frattempo, si legge sui media locali, la Polizia sta invitando i tifosi sugli spalti, circa 35mila persone, a mantenere la calma.
LA SQUADRA ARBITRALE ERA ITALIANA
Era italiana la squadra arbitrale chiamata a dirigere Belgio-Svezia, guidata dal direttore di gara Maurizio Mariani. Nessun problema per loro, che poi sono rimasti a lungo negli spogliatoi dello stadio insieme alle due squadre e ai loro staff.
CORI DEI TIFOSI ALLO STADIO
A seguito della sospensione della partita fra Belgio e Svezia, i tifosi all'interno dello stadio di Bruxelles hanno intonato il coro "Tutti insieme, tutti insieme". Il pubblico dagli spalti intonavano inoltre il coro "Svezia, Svezia".
PUBBLICO DELLO STADIO DA FAR SFOLLARE
A seguito della sparatoria, l'allerta terrorismo è stata innalzata al livello più alto, il 4, nella capitale belga, mentre al secondo livello più alto nel resto del Belgio. Laura Demullier del centro anti-terrorismo Ocad ha dichiarato che, una volta sospesa la partita, la priorità più alta per le autorità è diventata quella di far uscire in sicurezza dallo stadio i circa 35mila di tifosi che assistevano alla gara.