Il ct ha parlato alla vigilia della Macedonia del Nord: "Scriviamo la nostra storia con queste partite"
La tensione inizia a salire, l'Italia contro la Macedonia del Nord - avversario che non evoca bei ricordi - si gioca una buona fetta della qualificazione a Euro 2024. Luciano Spalletti è alla prima vera partita decisiva da ct della Nazionale: "Siamo professionisti e con queste partite scriviamo la nostra storia. Ci siamo preparati benissimo, ho una squadra buonissima a disposizione e quindi siamo fiduciosi avendo un telaio da cui ripartire".
Un telaio a cui Luciano Spalletti può aggiungere la qualità di Federico Chiesa, uno dei protagonisti dell'Europeo vinto nel 2021: "Con lui a disposizione l'Italia guadagna in tanti aspetti - ha commentato -. Sa saltare l'avversario, sa fare gol e ha questi strappi importanti. La personalità è di altissimo livello e per la Nazionale è un riferimento".
L'Italia non può permettersi passi falsi e il ct lo sa: "Anche se il nostro percorso insieme è stato breve, abbiamo portato a casa delle cose buone. In Macedonia del Nord potevamo fare meglio, ma anche con una vittoria là il percorso sarebbe rimasto uguale perché a Wembley abbiamo incontrato un'ottima Inghilterra. Ora serve una Nazionale all'altezza della propria storia, con carattere forte e portando avanti la nostra idea di calcio".
Gli infortuni però non mancano: "La voglia di esserci di questi ragazzi in questo momento è totale e forse questo li fa anche andare oltre. Noi siamo stati attenti a calibrare gli allenamenti, ma anch'io devo imparare come si gestisce questa situazione che per me è nuova e capire la responsabilità di questa maglia".
Gli imprevisti sicuramente stanno minando il lavoro del ct: "Siamo abituati a queste situazioni, ma c'è anche la fatica psicologica che intossica i muscoli. Non è detto che giocando più partite ci si infortuni per forza, è sempre la testa che determina".
Nel recente passato dell'Italia i calci di rigore sono stati croce e delizia: "Dalla personalità che ha mi aspetto che Jorginho vada a prendersi la palla, sono sicuro che non si tirerebbe indietro. Mi ha lasciato una impressione incredibile, ma lui è sempre stato presente anche se non l'avevo convocato".
La sfida contro la Macedonia del Nord si giocherà all'Olimpico, stadio in cui Spalletti ha già scritto grandi pagine da allenatore: "Sarà una bellissima atmosfera e sarà bello rivedere lo stadio pieno con 54mila persone. Qui ho vissuto momenti emozionanti, abbiamo prodotto un calcio che trascinava il pubblico e fatto risultati importantissimi. Con quella Roma abbiamo mandati messaggi indelebili ai bambini che amano il calcio e quella può essere una vittoria come i titoli".
© Getty Images
CHIESA: "DOBBIAMO QUALIFICARCI E BASTA"
Oltre a Luciano Spalletti ha parlato anche Federico Chiesa, finalmente protagonista in azzurro dopo gli acciacchi dei mesi precedenti: "Giochiamo una gara fondamentale e sono felice di essere qui per aiutare la squadra. Dobbiamo qualificarci, altrimenti siamo qui a parlare del nulla...". La Nazionale di Spalletti ha nuove ambizioni: "C'è il giusto mix tra giocatori nuovi e chi ha vinto l'Europeo. Dobbiamo passare il turno, siamo l'Italia, ma sappiamo anche che i rischi ci sono".
Il risultato passa dal match contro la Macedonia del Nord e poi dall'Ucraina: "Vogliamo andare a Euro 2024 a ogni costo perché l'Italia deve esserci. Questa sfida mi rievoca brutti ricordi, ma in campo internazionale tutte le partite sono difficili".