Ivan Provedel come Michelangelo Rampulla. In moltissimi hanno accennato al paragone fra l'estremo difensore laziale e l'ex portiere della Juventus, entrambi accomunati da un gol di testa nel finale che ha regalato il pareggio alle rispettive squadre.
Il preparatore dei portieri della Salernitana è tornato sull'episodio che lo vide protagonista il 22 febbraio 1992 con la maglia della Cremonese quando, con un colpo a sorpresa, trovò l'1-1 nel match con l'Atalanta. "Ricordo vagamente quella giornata di trentuno anni fa quando capitò a me, fu una giornata incredibile. Il giorno dopo tutti i giornalisti del mondo mi chiamavano e mi invitavano alle trasmissioni, il gol veniva riproposto ovunque nonostante non ci fosse ancora internet".
Altri tempi che non ridusse il valore del gesto tecnico di Rampulla, primo portiere in Italia a segnare su azione, ma che al tempo stesso lo accomuna a doppio filo con quanto compiuto da Provedel all'Olimpico. "Credo che Provedel abbia fatto un bellissimo gol con un inserimento con i tempi perfetti da attaccante puro. Lo ha voluto fortemente perché è rimasto in area sul secondo cross dimostrando di crederci - ha aggiunto l'ex giocatore siciliano -. Penso sia stata un'emozione indescrivibile fare gol all'ultimo minuto sotto la curva e in una partita di Champions contro una squadra importante come l'Atletico Madrid. Dopo tutta la partita trascorsa in porta a cercare di evitare di prendere gol essere riuscito a farlo è qualcosa di unico".
Rampulla è infine intervenuto sui cambiamenti che hanno coinvolto il mondo del calcio negli ultimi due decenni dopo il suo ritiro: "Il ruolo del portiere negli ultimi anni è cambiato molto e viene richiesta una grande partecipazione al gioco. Personalmente mi piace molto il calcio di adesso e questo modo di giocare. Purtroppo è arrivato troppo tardi e ho fatto solo gli ultimi anni di carriera in questa situazione, a me piaceva giocare a calcio quindi apprezzo molto questo stile di gioco".